Acqua, un altro “no” al Consac

MONTESANO SULLA MARCELLANA. Montesano, Sanza e Buonabitacolo hanno ribadito il loro “no” al trasferimento al Consac della gestione delle rispettive reti idriche cittadine, e lo hanno fatto nei giorni scorsi nell’ambito della conferenza dei servizi che si è tenuta a Salerno presso la sede dell’Ato. Oggetto della conferenza era proprio il trasferimento del servizio idrico alla società per azioni di Vallo della Lucania.

I tre Comuni in questione non hanno fatto altro che ribadire quanto già stabilito con delle delibere di consiglio comunale. «Oltre alle delibere di consiglio comunale - si legge in una nota inviata agli organi di stampa dal comune di Montesano - alla seduta della conferenza dei servizi è stato prodotto un ulteriore aspetto giuridico-amministrativo sulla validità della chiusura della conferenza dei servizi su cui l’Ato si è riservato per un approfondimento legale».

«Inoltre - ha spiegato il sindaco di Montesano, Dino Fiore - non abbiamo alcun motivo valido per passare al Consac visto che gestiamo la rete idrica con criteri di economicità, efficienza ed efficacia e inoltre gli esperimenti degli ultimi anni in tema di gestioni sovracomunali hanno generato sprechi ed aumenti di costi».

A Sala Consilina invece è in atto un braccio di ferro giudiziario tra il comitato ABC e l’amministrazione comunale. Il giudice civile nei giorni scorsi ha respinto l’eccezione di difetto di giurisdizione presentata dal legale dell’amministrazione, ma ha anche respinto il ricorso del comitato, ex articolo 700 di procedura civile, in merito alla mancata ammissione da parte del consiglio comunale di due referendum sul trasferimento della gestione al Consac, ed ha condannato il comitato a pagare 1500 euro di spese processuali. Il comitato ora potrà ricorrere contro il rigetto o instaurare un giudizio civile ordinario che dovrà stabilire se siano o meno legittimi due referendum.(e.c.)

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