CRISI IDRICA

Acqua, scatta il razionamento in centro a Salerno

Da ieri riduzione dell’erogazione idrica anche nella parte occidentale della città

SALERNO. Presi alla sprovvista, spesso disinformati ma tutti arresi a dover riorganizzare abitudini e a fare rifornimenti. Così come, per due lunghi mesi, nella zona orientale della città, anche in centro e nel resto della zona occidentale residenti, ristoratori e negozianti sono alle prese da ieri con il razionamento dell’acqua. E, come accade ai concittadini di Pastena e Torrione, anche gli abitanti del cuore della città devono fare i conti con docce all’alba a base di acqua minerale, elettrodomestici attivi di giorno (contrariamente a quanto raccomandato solitamente) e ricordarsi di fare scorta per le emergenze notturne. Secondo quanto disposto da Salerno Sistemi, infatti, quella appena trascorsa è stata la prima di non si sa ancora quante notti (dalle 22 alle 6) con i rubinetti quasi a secco. Una notizia che ha colto impreparati i salernitani. In pochi, a metà mattinata, sapevano, infatti che la sera stessa sarebbe partito il razionamento. Al supermercato di via Vernieri, intorno alle 13, le clienti in fila alla cassa ancora non sono informate. Quando inizia a diffondersi l’informazione, qualcuna lascia il suo posto per prendere un paio di bottiglie di acqua minerale da aggiungere nel carrello. Altre iniziano a scambiarsi consigli : «Bisogna riempire le vasche?», domanda una signora alla cassiera. «Conviene comprare le taniche, così le potete conservare meglio», è il consiglio di risposta.
Particolarmente innervosita la signora Grazia Vitale. «Sicuramente è un grosso disagio per chi la mattina va a lavorare molto presto come me. Avrebbero dovuto dare un preavviso maggiore, così almeno potevamo organizzarci». Più rassegnata la signora Anna Cristiano: «Sapevamo che senza pioggia sarebbe dovuto toccare anche a noi – considera seduta su una panchina di Porta Rotese mentre si riposa prima di riprendere a fare la spesa – D’altronde abbiamo avuto giorni di caldo terribile e si è consumata tanta più acqua. Se c’è un’emergenza è giusto che tutti i cittadini facciano la propria parte. È un disagio che possiamo gestire».
Più complicata la situazione per i bar, i locali e le attività di ristorazione che lavorano di sera e di notte. «Mettiamo delle scorte da parte, cerchiamo di organizzarci e, più che altro, abbiamo problemi con i bagni» spiega Salvatore Caso, titolare dell’Antica Pizzeria Sorrentina. Doppia beffa, invece, per il titolare dell’enoteca Tozzabancone: «Già avevo il problema di non poter fare una vera doccia quando torno a casa perché abito a Pastena, ora avrò difficoltà anche a lavorare», constata amaro Armando Pistolese. E aggiunge: «Non contesto la necessità di far fronte a un’emergenza, tuttavia credo che avrebbero dovuto dare maggiore preavviso. E poi credo che bisognerebbe incominciare a considerare come intervenire in maniera strutturale perché situazioni come queste, determinate da un clima ormai tropicale, non si verifichino ancora. Si deve partire dalla riduzione degli sprechi e dei guasti sulla rete». Particolarmente in difficoltà i proprietari dei B&b del centro storico. «Per noi si tratta di un grave disagio, che si traduce in un disservizio per i nostri clienti – sottolineano dall’Associazione strutture extra alberghiere salernitane – Certo non possiamo imporre ai nostri ospiti delle fasce orarie per lavarsi. Se per i residenti è complicato, per noi lo è ancor di più». Ci si riorganizza, invece, alla Trattoria Zì Renato: «Sciacquiamo i piatti e poi attiviamo la lavastoviglie la mattina dopo, si organizza diversamente il lavoro di pulizie, ma non possiamo protestare perché c’è un’emergenza e non si può far altro che aspettare che piova», ragiona il titolare Massimo Avallone. E poi c’è chi nota un paradosso: «Vedrà che tanti faranno grandi scorte per la notte che poi butteranno la mattina dopo e il risultato sarà che si sprecherà ancora più acqua».

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