la stangata

Acqua, nuovi aumenti in bolletta per i salernitani

La Regione ha istituito l’Ente idrico, i Comuni dovranno versare 50 centesimi per ciascun residente

SALERNO. Sulla bolletta dell’acqua è in arrivo un nuovo aumento per gli utenti. E non arriverà dalle nuove tariffe che l’Ato Sele ha approvato nei giorni scorsi contestualmente all’affidamento venticinquennale dei pezzi di rete idrica in gestione alle quattro principali società (Asis, Ausino, Consac e Salerno Sistemi) che operano nei 144 comuni che ricadono nell’ambito (142 della provincia di Salerno, 2 della provincia di Avellino e 1 della provincia di Napoli). Questa volta, infatti, l’aumento in bolletta, a partire dal 2017, lo impone direttamente la Regione Campania. All’interno dello statuto dell’Ente idrico campano (EIC), istituito con la legge regionale di riordino del ciclo delle acque, approvata a dicembre 2015, la Regione ha previsto il pagamento da parte dei 550 Comuni che hanno obbligatoriamente aderito al nuovo Ato unico, di una quota iniziale di 50 centesimi per ogni abitante residente che servirà a comporre il patrimonio dell’Ente.Nello statuto, approvato lo scorso mese di marzo, si stabilisce infatti che il patrimonio del nuovo soggetto è costituto da “un fondo di dotazione iniziale, istituito all’atto della costituzione, quantificato in 0,50 euro per abitante residente, a carico dei Comuni partecipanti” poichè “le spese di funzionamento gravano sulla tariffa del servizio idrico integrato”.

Le nuove tariffe. In media, a partire da quest’anno, verrà applicata una tariffa che oscilla tra 1 euro e 15 centesimi fino ad arrivare ad un massimo di 1 euro e 48 centesimi al metro cubo per i prossimi tre anni, a seconda dei bacini gestiti. La Consac che serve i 73 comuni dell’area del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, potrà applicare nel prossimo triennio una tariffa che in partenza sarà di 1,16 euro a metro cubo ma che arriverà nel 2019 a 1,11 euro. Rispetto alle tariffe del triennio precedente (2012-2015) in questo caso si registra un calo di circa dieci centesimi. Aumento, invece, per i 26 comuni che si servono dell'Ausino (da Acerno a Cava dè Tirreni fino alla costiera sorrentina), che si vedranno aumentare la bolletta di 38 centesimi al metro cubo in tre anni: si parte da 1,10 euro per arrivare nel 2019 a pagare 1,48 euro a metro cubo. Si manterrà costante la bolletta nel capoluogo. Per Salerno Sistemi, la tariffa massima che si potrà applicare ai servizi erogati aumenterà di sette centesimi: da 1,08 euro si arriverà ad un massimo 1,15 euro. Diminuzione in arrivo, invece, per i cittadini dei 44 Comuni dell’area Sele gestiti da Asis. La tariffa si attesterà nei prossimi tre anni itra un euro e un 1,03 euro al metro cubo.

L’evasione dei Comuni. In questo quadro si inserisce poi la questione relativa al mancato pagamento delle quote consortili negli ultimi tre anni. A settembre l’Ato Sele ha dato mandato all’avvocato Consiglia Fortunato per avviare tutte le procedure previste per la riscossione coatta di 516.356,96 euro che sono la somma delle quote non pagate negli anni 2013 (83.836,93 euro), 2014 (242.605,75 euro) e 2015 (193.941,26 euro). Tra gli enti più morosi ci sono i comuni di Salerno (76mila euro per il 2014), Giffoni Valle Piana (20mila euro), Agropoli (11mila euro), Battipaglia (29mila euro per il 2015), Capaccio (6628 euro), Pellezzano (6100 euro), Campagna (9232 euro) e Bellizzi (7507 euro). Comuni, questi ultimi ad eccezione di Salerno ed Agropoli, che devono corrispondere le quote per tutto il triennio.

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