LA SENTENZA

Acerno crocevia della droga: solo tre condanne, assolti i boss

Pene per Senatore, Cuozzo e Cianciulli. Tra i 12 scagionati pure De Feo e Persico
 

ACERNO - Tre condanne e dodici assoluzioni. E nel più folto dei due elenchi compaiono i più noti tra i nomi nell’indagine sulla “cellula acernese”, quelli dei vecchi boss di Bellizzi e Salerno. L’associazione finalizzata allo spaccio – almeno stando al verdetto emesso in primo grado – non c’è: parola delle toghe del Primo collegio della Terza sezione penale (presidente il giudice Vincenzo Ferrara) al cospetto delle quali s’è svolto il rito ordinario (tutti gli altri imputati scelsero l’abbreviato o patteggiarono) a valle dell’inchiesta con la quale la Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno (Marco Silvio Guarriello era il pm titolare delle indagini delegate ai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Salerno) ricostruì una presunta rete di spaccio transnazionale, con base ad Acerno, capace di fruttare 100mila euro al mese: la più ricca azienda del buen retiro sui Picentini.

 

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