Salerno

Accusato di pedofilia dalla ex, salernitano assolto dopo 9 anni

Dopo la separazione l’insegnante era stato denunciato dalla  moglie per presunti abusi sulle due figliolette

SALERNO. A stampargli addosso il marchio infamante del pedofilo era stata una denuncia presentata dall’ex moglie. E per rimuoverlo, almeno con una sentenza di primo grado, ci sono voluti nove anni. Un calvario finito ieri mattina, dinanzi al Tribunale presieduto dal giudice Gabriella Passaro che per l’uomo, oggi 47enne, ha pronunciato una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”.

Era il 2006 quando su di lui sono partite le indagini. L’ex moglie aveva spiegato di aver ritrovato tra le carte delle figliolette alcuni disegni a sfondo sessuale e che le due bimbe – che allora avevano quattro e cinque anni – avevano raccontato di averli ricevuti dal padre. Quando lei aveva cercato di approfondire erano arrivate spiegazioni ancora più inquietanti, con racconti di molestie, palpeggiamenti, una sequela di abusi sessuali che il genitore avrebbe compiuto su entrambe. Erano quindi partite le indagini, ma che le prove vacillassero lo aveva capito già il primo gip chiamato a pronunciarsi sulla vicenda, Dolores Zarone, che aveva disposto l’archiviazione. Poi era arrivata una nuova formulazione accusatoria e un altro giudice aveva disposto il rinvio a giudizio dando il via al processo. L’assoluzione giunta ieri era tutt’altro che scontata; secondo il pubblico ministero le accuse nei confronti dell’imputato, un insegnante di materie scientifiche, erano veritiere e gravi, al punto da richiedere una pena di dieci anni di carcere. Una ricostruzione che invece il Tribunale non ha condiviso, accogliendo piuttosto le tesi difensive dell’avvocato Simona Sica e pronunciando una sentenza che assolve l’uomo con formula piena. E non è il primo caso in cui dolorosi processi per pedofilia, innescati dalla denuncia di madri separate, si concludono dopo anni con una sentenza di assoluzione. (c.d.m.)

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