IL FATTO

Accusati di furto in Ungheria, incubo per due operai di Nocera Superiore

Fondamentale l’intervento dell’ambasciata italiana a Budapest

Brutta avventura a Budapest per due giovani nocerini che avevano raggiunto la capitale ungherese per assistere al Gran Premio d’Ungheria. I due giovani operai erano partiti da Nocera Superiore alla volta di Mogyoród, la cittadina dove è situato il circuito automobilistico di Hungaroring che domenica scorsa ha ospitato il Gran Premio d’Ungheria valevole per il campionato mondiale di Formula 1.

Una trasferta pianificata da tempo per assecondare la loro passione per la Ferrari. Il viaggio però in breve tempo si è trasformato in un incubo. I due ragazzi infatti sono finiti in una retata della polizia ed accusati del furto di alcune T-shirt. A complicare le cose l’impossibilità dei giovani di spiegare le loro ragioni e dimostrare la propria innocenza per via della lingua. Alla fine dopo 2 giorni da incubo gli operai, grazie alle carte di credito con le quali avevano pagato le magliette, sono riusciti a dimostrare la loro innocenza e sono stati rilasciati.

Fondamentale l’intervento dell’ambasciata italiana a Budapest alla quale si erano rivolti anche i genitori dei ragazzi arrestati per errore. I due erano stati fermati insieme ad altri giovani ed accusati tutti di furto.

I nocerini avevano tentato inutilmente di spiegare la loro assoluta estraneità ai fatti, ci sono voluti due giorni di estenuanti contatti tra l’Italia e l’Ungheria per dimostrare l’innocenza dei ragazzi di Nocera Superiore che oggi faranno ritorno a casa. Un Gran Premio che ricorderanno a lungo.

(l.t.)