Accoltella il compagno geloso, arrestata

La 35enne di origine dominicana ha colpito Alfonso Trapanese a una spalla dopo l’ennesima lite per motivi passionali

Era esasperata. Non sapeva più come frenare l’insana e ossessiva gelosia del suo compagno che da mesi, in realtà dall’inizio della loro storia cominciata solo lo scorso gennaio, la controllava come fa un secondino con un pericoloso detenuto. Almeno così ha raccontato ai poliziotti che l’hanno arrestata per tentato omicidio dopo aver attentato alla vita del suo compagno, il 49enne Alfonso Trapanese.

Le scenate, anche a detta dei conoscenti della coppia, erano all’ordine del giorno: litigi furiosi, che scoppiavano anche per strada, violentissimi, sotto gli occhi esterrefatti di sconosciuti. Come avvenuto solo qualche sera fa quando, nei pressi del ristorante Pinocchio, erano volate urla e minacce. «Io ti denuncio, io ti rovino», pare che queste siano state le parole che lei, la giovane e avvenente fidanzata dominicana di Alfonso Trapanese, commerciante 49enne conosciutissimo in centro, abbia urlato all’indirizzo del suo compagno che continuava a inveire contro di lei, accusandola di averlo tradito in più occasioni.

In quel caso gli animi riuscirono a rasserenarsi e, almeno fino a ieri, sembrava che le cose tra i due fossero tornate alla normalità.

Poi ancora urla e illazioni, offese e lacrime, forse qualche spinta, possibile qualche schiaffo: poco prima delle 16 di ieri l’ennesima scenata di gelosia, avvenuta questa volta in casa, nell’appartamento di lui al piano terra dello stabile al civico 50 di lungomare Trieste, proprio a pochi metri dall’enoteca che Trapanese gestisce con suo figlio. E questa volta l’epilogo è tragico.

Nella concitazione della furibonda litigata scoppiata ancora una volta per la gelosia che da tempo divorava Trapanese, lei, R.D., 35enne originaria della Repubblica Dominicana, prende un coltello da cucina, uno di quelli belli grossi, e colpisce Trapanese.

Solo uno il fendende ma ben assestato, tra il braccio e la spalla: la lama, infatti, raggiunge l’arteria, il sangue comincia a zampillare, nel palazzo si sentono urla che chiedono aiuto. Accorrono alcuni vicini che vedono Trapanese a terra e chiamano i soccorsi; in pochi minuti, in lungomare Trieste, sotto gli occhi di un nutrito gruppo di curiosi richiamati dal trambusto, arriva un’ambulanza della Croce bianca che trasporta Trapanese all’ospedale di via San Leonardo dove l’uomo viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico che lo mette in salvo.

Intanto, mentre Trapanese, viene trasportato d’urgenza al “Ruggi”, sul luogo dell’accoltellamento giungono gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vice questore aggiunto Claudio De Salvo, che fermano la donna che aveva inizialmente dato l’allarme e la consucono alla caserma Pisacane per interrogarla.

In lungomare Trieste, però, cominciano a girare voci che tentano di scagionare la 35enne: «È stato colto da infarto ma ora è fuori pericolo», dice un uomo amico di entrambi i protagonisti dell’amara vicenda, forse per proteggere la ragazza, ma a smontare la sua tesi ci pensa una inquilina del palazzo che afferma candidamente di aver visto del sangue a terra, nell’androne dello stabile: «Quando uno viene colto da infarto mica perde sangue? Poi la casa era sottosopra, qualcosa deve essere successo per forza...», controbatte giustamente la donna. L’uomo fa spallucce e si allontana. Intanto, alla Pisacane, proseguono gli interrogatori alla dominicana che in serata ammette di aver colpito il compagno perchè esasperata dalla gelosia dell’uomo che non la faceva più respirare.

Dovrà rispondere di tentato omicidio.

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