Abusivismo: sequestratasede polizia provinciale

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno effettuato lo sgombero e il sequestro di un fabbricato di circa 400 metri quadrati in località Campolongo di Eboli. Sgomberati gli uffici della Polizia provinciale Ittico venatoria e quelli della Riserva naturale Foce Sele e Tanagro. Gli agenti hanno eseguito un provvedimento della Procura della Repubblica di Salerno

La Forestale sequestra gli uffici della Polizia Provinciale. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando di Foce Sele, diretti dal comandante Marta Santoro, su ordine della Procura della Repubblica di Salerno, hanno infatti effettuato lo sgombero e il sequestro di un fabbricato di circa 400 metri quadrati in località Campolongo, nel Comune di Eboli.
All'origine del provvedimento, la mancata autorizzazione di agibilità e collaudo della struttura. Durante l'intervento di sequestro ad opera dei forestali, sono stati sgomberati gli uffici della Polizia provinciale Ittico venatoria e quelli della Riserva naturale Foce Sele e Tanagro. Tra gli interventi di sequestro relativi alla struttura, all'epoca dei fatti contestati di proprietà della Provincia di Salerno, anche quello di una condotta idrica secondo gli inquirenti realizzata abusivamente per captare acqua e rifornire il fabbricato e un capanno di un cittadino extracomunitario. Cinque in tutto i denunciati.
“Appare quantomeno inusuale che la procura abbia proceduto al sequestro della Casina Rossa senza aver prima chiesto alla Provincia delucidazioni sulle presunte irregolarità che oggi vengono contestate”. E’ quanto dichiara il comandante pro tempore della Polizia provinciale di Salerno, Giovanni Moscatello. “Da comandante – aggiunge – mi corre l’obbligo morale di esprimere il mio sentimento di orgoglio per l’opera di presidio e di controllo del territorio compiuto dal corpo di polizia provinciale e, in particolare, dalle donne e dagli uomini che lavorano nel presidio della Casina Rossa a tutela della legalità in un area fortemente degradata e a alto rischio”.

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