Abusivismi a Cannito Scatta l’ordinanza per l’abbattimento

Nel mirino anche un impianto di frantumazione fuorilegge I titolari della ditta hanno tre mesi di tempo per demolirlo

CAPACCIO PAESTUM. Abusi edilizi nel cuore dell’area naturalistica di Cannito nella zona collinare della città. Il Comune ha emesso un’ordinanza di abbattimento per una serie di opere edilizie realizzate in assenza del titolo abilitativo utili per un’attività di frantumazione e calcestruzzo.

Il provvedimento di demolizione, a firma di Vincenzo Criscuolo, responsabile dell’Area V gestione del territorio e edilizia per il cittadino, fa seguito ai controlli effettuati dal personale del comando di polizia provinciale di Salerno, nucleo operativo polizia ambientale, nell’area lo scorso aprile.

Gli accertamenti infatti, consentirono di scoprire una serie di illeciti compiuti da una ditta, che fa capo ad alcuni imprenditori di Agropoli. Effettuati i sopralluoghi, la polizia provinciale, ad aprile scorso, procedette con l’apposizione dei sigilli ai manufatti abusivi.

Contestualmente furono denunciati alla Procura di Salerno per abusivismo edilizio i responsabili degli abusi. I sopralluoghi dell’area, utilizzata per l’attività di frantumazione e calcestruzzo, evidenziarono violazioni urbanistiche relativamente a un edificio in muratura con solaio piano; un manufatto in ferro rivestito in lamiera; una cabina e una pedana per la pesa in ferro.

E, ancora una struttura prefabbricata; una latrina tipo cantiere; un container tipo cantiere; una tettoia in ferro rivestita in parte con telo ombreggiante; serbatoio per adduzione acque all’impianto; vasche di decantazione; edificio in muratura adibito in parte ad ufficio e in parte a deposito; tettoia in ferro utilizzata per il ricovero del serbatoio del gasolio; impianto di betonaggio composto da due silos, dosatore calcestruzzo, cabina di comando per il confezionamento, tramoggia per inerti; rampe; macchina separatrice inerti acqua, nastri trasportatori; impianto di frantumazione inerti, composto da macchinari per la frantumazione degli inerti, griglia di raccolta acque proveniente dalla frantumazione; tramoggia; nastri trasportatori e vasche; un bacino d’acqua e pozzo. Le opere abusive sono state realizzate in un'area sottoposta diversi vincoli.

Tra i quali il vincolo di protezione dei beni paesaggistici, di protezione delle bellezze naturali, dell’Autorità di bacino regionale Campania sud e interregionale per il bacino idrografico del fiume Sele.

Nell’ordinanza si impone entro 90 giorni «di demolire le opere realizzate abusivamente con il ripristino dello stato deiluoghi».

In caso contrario, il bene e l’area di sedime «sono acquisite di diritto gratuitamente al Comune. L’ente procederà con la demolizione di ufficio e con il recupero delle spese a carico dei responsabili degli abusi».

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