Abusi, trecento in piazza contro gli abbattimenti

Ieri sera la fiaccolata per bloccare nuovamente le ruspe e salvare le abitazioni I manifestanti oggi in tenda davanti al Comune. In Senato si discute la legge

CAVA DE’ TIRRENI. Circa trecento persone in piazza per dire no all’abbattimento delle case abusive. Uno striscione che recitava “Stop alle ruspe” e un furgone Ape 50 con la scritta “La prima casa è un diritto, non è un abuso”, hanno hanno aperto ieri sera, nel centro di Cava de’ Tirreni, la manifestazione di protesta contro le ordinanze di abbattimento: tra la folla anche diversi esponenti politici. Una protesta organizzata dopo l’episodio avvenuto pochi giorni fa, in località Pioppi, al Contrapone, dove, malgrado fosse stato già fissato per domani, 11 aprile, l’incidente di esecuzione, si è comunque proceduto con l’abbattimento dell’immobile abusivo.

La casa della signora Pina Fariello era stata anche acquisita a patrimonio comunale ed era stata stabilita anche la somma del fitto che la stessa proprietaria avrebbe dovuto corrispondere all’Ente nel caso in cui la Procura non avesse deciso per l’abbattimento. «Non mi fermerò – afferma la signora Fariello – fino a che non verranno fuori i documenti del Comune e fino a che le ruspe non toccheranno anche le abitazioni di vigili e politici. La legge è uguale per tutti: andassero a verificare le posizioni di coloro che hanno costruito dopo il terremoto e potevano condonare gli abusi e non l’hanno fatto».

La fiaccolata è partita da piazza Abbro per poi proseguire per le vie del centro fino a San Francesco, con il consigliere di minoranza Vincenzo Lamberti che ha tenuto a sottolineare che quella che si stata svolgendo era una fiaccolata di solidarietà e che l’amministrazione precedente ed attuale, hanno fatto quel che potevano.

Intanto sono arrivate nuove ordinanze di demolizione imposte dalla Procura della Repubblica che ha bocciato anche la procedura di acquisizione al patrimonio comunale, messa in atto dallo stesso ente per evitare gli abbattimenti. Tra oggi e domani è previsto l’arrivo delle ruspe in località San Cesareo. Quindi si sposteranno a Sant’Anna, tra la località Petrellosa e la zona alle spalle della chiesa. Ma nulla sembra perso. Domani è attesa in Senato la discussione sulla cosiddetta legge Falanga che dovrebbe permettere l’attribuzione di una serie di parametri con cui saranno individuati gli immobili abusivi da demolire, lasciando per ultimi quelli costruiti per necessità. Nella stessa giornata al Comune è previsto un tavolo di confronto dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Salerno con la Soprintendenza ai Beni Archeologici.

Le persone colpite da ordinanze di demolizione già da questa mattina saranno con le tende davanti a Palazzo di Città.(re.pro.)

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