Abusi sessuali sulla figlia Deve scontare cinque anni

Altavilla Silentina, notificato l’ordine di carcerazione all’agricoltore 43enne L’inchiesta scattò dopo le confidenze della ragazza al suo fidanzato dell’epoca

ALTAVILLA SILENTINA. Sconterà agli arresti domiciliari la condanna a 5 anni di reclusione il contadino che abusava sessualmente della figlia. Si chiude così la vicenda che aveva scosso la comunità del piccolo centro della Piana del Sele. I carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Alessandro Cisternino, hanno notificato all’uomo, un agricoltore di 43 anni, l’ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Salerno. Nella stessa inchiesta fu indagata la moglie per condotta omissiva.

La squallida vicenda familiare venne alla luce nel marzo del 2012. I carabinieri della nucleo operativo di Eboli, diretti dal tenente Francesco Manna, la mattina del 9 marzo arrestarono l’agricoltore di Altavilla per il reato di violenza sessuale e sua moglie per quello di complicità omissiva. Secondo la pubblica accusa il padre compieva atti sessuali sulla figlia e la madre avrebbe saputo e taciuto. Le violenze a sfondo sessuale sarebbero avvenute tra le mura domestiche fin da quando la ragazza era minorenne. A far scattare le indagini era stata la stessa vittima che, dopo il fidanzamento e un mese prima dell’arresto del padre, aveva cominciato a confidarsi con il suo ragazzo al quale raccontò pian piano degli incontri sessuali con il padre. Fu proprio il ragazzo a spingerla a presentarsi ai carabinieri che per mesi cercarono riscontri ai racconti della giovane altavillese.

Le indagini (attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali) confermarono il quadro accusatorio ai danni dell’agricoltore sul quale vennero raccolti pesanti indizi di colpevolezza. Anche la stessa parte civile, la figlia abusata sessualmente, assistita dall’avvocato Ezio Catauro, riferì di “quel padre deviato che la costringeva a compiere atti sessuali”. Molto scalpore fece la notizia del coinvolgimento della madre. Secondo il pm Francesca Fittipardi, che seguì le indagini per conto della procura di Salerno, la donna era a conoscenza delle attenzioni morbose del marito verso la figlia, ma aveva taciuto forse per timore. La posizione della madre (per la quale si procede con il rito ordinario) si è andata via via alleggerendo essendo forse anche lei vittima del marito. L’uomo, al momento della notifica della condanna definitiva, si trovava già agli arresti domiciliari per motivi di salute. A luglio di due anni fa, attraverso il suo legale, l’avvocato Orazio Tedesco, il 43enne altavillese chiuse il processo di primo grado con la richiesta di giudizio abbreviato. In quella fase processuale fu condannato a cinque anni. Il pm aveva chiesto sei anni. La sentenza è passata ora in giudicato e il tribunale ha emesso l’ordine di carcerazione. Il padre che abusò sessualmente della figlia sconterà in casa la condanna.

Massimiliano Lanzotto

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