la storia

Abusi, sanatoria per Melchionda

L’ex sindaco ha ottenuto il permesso a costruire e paga la sanzione

Tetto abusivo: concessa la sanatoria all’ex sindaco Martino Melchionda. I funzionari comunali hanno firmato la concessione pochi giorni fa, dietro il pagamento di una sanzione di 516 euro. Il caso scoppiò un anno fa quando la procura iscrisse l’ex sindaco nel registro degli indagati per un intervento di ristrutturazione effettuato in una casa di proprietà.

Il sostituto Guglielmotti, a seguito di denuncia di un privato, aveva avviato le indagini e disposto il sequestro preventivo dei manufatti. Dalle indiscrezioni, allora trapelate, la parte principale delle indagini era sull’aspetto amministrativo, sulla sufficienza di un’autorizzazione con il “silenzio assenso” della comunicazione inizio lavori o della obbligatorietà di chiedere un permesso a costruire, siccome il fabbricato oggetto della ristrutturazione ricade nel perimetro del centro storico che è sottoposto a vincolo paesaggistico.

La contestazione si riferiva al tetto dell’abitazione che non sarebbe stato ricostruito com’era in origine. Durante i lavori sarebbe stata lasciata scoperta una parte del tetto creando di fatto una piccola terrazza. Oltre a diminuire la volumetria sarebbe stata modificata anche la sagoma dell’edificio. Cambiamenti strutturali per i quali l’ex sindaco avrebbe dovuto chiedere il permesso a costruire e non fare una semplice comunicazione. Melchionda, dal canto suo, classificò l’intera vicenda come una porcheria politica. Per Melchionda non c’era nessun abuso o aumento di volumetria ma un semplice errore tecnico nella scelta dell’iter burocratico per l’avvio dei lavori. L’ex sindaco si è dunque attivato per sanare la mancanza del permesso a costruire in sostituzione dell’errata Comunicazione di inizio lavori. Qualche giorno fa la firma della concessione.

Angelica Tafuri