Abusi lungo il Tusciano Scattano gli abbattimenti

Le ordinanze del Comune di Olevano dopo i controlli della Guardia di finanza Nel mirino i manufatti realizzati senza alcun permesso sulle sponde del fiume

OLEVANO SUL TUSCIANO. Abusi lungo il fiume Tusciano, scattano le prime diffide a demolire e al ripristino dei luoghi. Cinque sono finora quelle notificate a proprietari o affittuari di terreni ricadenti sul lato sinistro del fiume. Nei loro confronti si procederà, anche in sede penale, per violazioni alle norme urbanistiche.

I controlli lungo il fiume sono stati effettuati dai finanzieri del comando provinciale di Salerno e dal’ufficio tecnico comunale di Olevano sul Tusciano. Piazzali usati a deposito, parcheggi e piccole piantagioni sono stati realizzati – secondo gli accertamenti dei finanzieri – su aree di proprietà dello Stato. In qualche caso i militari delle Fiamme gialle hanno trovato pavimenti realizzati in calcestruzzo senza alcun permesso a costruire, muri di cinta in cemento e ringhiera di ferro a ridosso dell’alveo. In un altro, invece, era stata collocata una piccola copertura in struttura leggera.

Si tratta, finora, di violazioni di piccola entità comunque realizzate in assenza di titoli edilizi. L’occupazione abusiva di demanio fluviale più grande non supera infatti i 1500 metri quadrati. La zona interessata è compresa tra le località Campo e Festola, nel tratto tra Olevano e Battipaglia. Dopo la contestazione delle violazioni al testo unico dell’edilizia, portate a termine sui luoghi degli abusi dai finanzieri e dai tecnici, in questi giorni si è proceduto con la seconda fase: sono state firmate le diffide che intimano ai proprietari di riportare i luoghi al loro originario stato. Soprattutto devono essere lasciate libere le aree demaniali. Agli “abusivi” sono stati concessi due mesi di tempo per ottemperare all’ordinanza comunale. In mancanza subentrerà l’Ente che eseguirà i lavori in danno.

Le opere abusive, inoltre, sono state realizzate nella fascia di rispetto del fiume, ovvero entro i 150 metri dell’ex legge Galasso. Si profila, pertanto, anche una violazione alle norme che tutelano gli aspetti paesaggistici e ambientali.

Gli accertamenti sono inseriti in un piano di controlli della Finanza lungo l’intero bacino idrografico del Tusciano. L’attività riguarda anche lo scarico delle acquee reflue. Le stesse verifiche, nel passato, sono state compiute nel tratto fluviale che da Battipaglia porta alla foce in località Spineta. Sempre nell’ambito del bacino Tusciano rientra l’indagine sugli interventi realizzati a ridosso dei valloni Cogna e Serra di Mezzo, affluenti del fiume dalla collina di Monti di Eboli. Sono i due rigagnoli che provocano le inondazioni sulla provinciale 29, in località Festola. Sotto lente dei magistrati sono finite tre modifiche dello stato dei luoghi. Quattro persone risultano indagate.(re.pro.)