Abusi, il pm vuole risentire i minori

Svolta nel processo contro il docente di Fisciano. Sarebbero troppe le contraddizioni emerse durante gli interrogatori

FISCIANO. La procura chiede di risentire le tre presunte vittime di abusi nel processo contro il professor Diego Landi, imputato di violenza sessuale su minori, alla sbarra al tribunale di Nocera Inferiore davanti ai giudici della prima sezione penale.

Il pm Roberto Lenza ha chiesto di ascoltare di nuovo i tre minori romeni per superare le contraddizioni tra le dichiarazioni iniziali rese ai carabinieri e quelle cristallizzate nell’incidente probatorio, acquisite agli atti del processo. I giudici hanno rinviato la decisione alla prossima udienza, fissata al sedici aprile, con la conseguente svolta sul dibattimento. Attualmente gli elementi acquisiti nel corso dell’incidente probatorio, smentendo parte delle prime dichiarazioni accusatorie attraverso forti contraddizioni, potrebbero fare da controprove rispetto alle contestazioni mosse all’imputato. Accusa e difesa si fronteggiano anche per quanto riguarda le valutazioni sulle dichiarazioni dei minori, con due diverse consulenze di parte e la eventuale disposizione di una perizia d’ufficio. Ieri in aula nel corso dell’udienza hanno deposto a porte chiuse un collega e un politico vicini all’imputato, un giovane romeno che frequentava casa sua e un altro romeno, adulto, tutti concordi nella valutazione positiva di Landi, stimato e benvoluto.

In precedenza era stata sentita l’unica denunciante nel procedimento, madre di una delle presunte vittime, che raccontò la storia al centro del processo, dalle stranezze del comportamento del figlio alle attenzioni addebitate all’imputato. Secondo quanto riferito dalla signora, Landi avrebbe avuto rapporti sessuali, ma ridimensionati a carezze, ricompensate dallo stesso con pagamenti di denaro, con alcune omissioni rispetto ai primi interrogatori resi alle forze dell’ordine e dei “non ricordo” segnati dalla difesa, con discrasie registrate rispetto alla collocazione temporale degli episodi, con i legali di Landi a smontare la grave ipotesi accusatoria.

Landi, imputato per abusi sessuali, col telefono monitorato dagli inquirenti, oggetto di una denuncia e di racconti della denunciante, difeso dagli avvocati Agostino De Caro e Mauro Iannone, ha un passato da politico al comune di Mercato San Severino, con gli arresti domiciliari tuttora in vigore presso una comunità religiosa. L’uomo di Fisciano è accusato di prostituzione minorile nei confronti di alcuni minori rumeni. Il punto chiave del processo, in questa fase, ruota sui verbali degli incidenti probatori svolti nell’estate 2013, con una serie di incongruenze sulle quali lavora il pubblico ministero. La richiesta è nelle mani dei giudici.

(a. t. g.)

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