Abusi edilizi scoperti ad Amalfi Nei guai anche il capo dei vigili

Sigilli della Finanza a un’officina meccanica realizzata senza permessi in località Tovere Sei le persone denunciate, il comandante della Polizia locale e un assistente accusati di falso

AMALFI. Ancora abusi edilizi in Costiera amalfitana. Sotto la lente d’ingrandimento questa volta sono finite, a vario titolo 6 persone, tra cui anche 3 dipendenti del comune di Amalfi. E, precisamente, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, al quale viene contestato il reato di abuso d’ufficio, e il comandante e un assistente della locale polizia municipale, indagati per falso.

Tutto ruota attorno ad un’officina meccanica in località Tovere, una delle frazioni dell’antica Repubblica marinara, che è stata sottoposta a sequestro. La misura cautelare è scattata a conclusione di complesse indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e portate a termine dai militari della sezione navale della guardia di finanza di Salerno, che hanno consentito di accertare come le persone sottoposte ai controlli, attraverso la perpetrazione di un unitario disegno criminoso ed in assenza di legittimi titoli, avessero realizzato un locale adibito poi ad autofficina. E, inoltre, come un terreno limitrofo, che avrebbe dovuto avere una destinazione agricola, fosse stato invece attrezzato quale area di parcheggio.

A detta degli inquirenti il meccanismo concepito per portare a compimento la speculazione edilizia, è stato posto in essere grazie ad irregolarità commesse proprio nella procedura di rilascio del permesso di costruire, risultato infatti illegittimo. E, proprio per questi motivi, è stato ipotizzato un abuso d'ufficio a carico del responsabile dell’ufficio tecnico comunale, che aveva rilasciato il titolo. Coinvolti nell’inchiesta anche il proprietario dell’area, il direttore dei lavori e il titolare di una ditta edile, ai quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia per i reati di abuso edilizio e contro il patrimonio. Gli accertamenti, altresì, hanno consentito di mettere in luce ulteriori e gravi omissioni collegate tra loro, nel corso di precedenti controlli a carico della stessa struttura. In pratica, come emerso dalle verifiche, esisterebbe un’attestazione in cui sarebbe stato falsamente comunicato di non aver riscontrato abusi all’interno del cantiere edile.

Perciò, a conclusione di un’altra indagine che si è affiancata a quella principale, si è giunti alla contestazione del reato di falso a carico del comandante e di un assistente della Polizia municipale di Amalfi.

Le opere realizzate in località Tovere non avrebbero mai potuto ricevere legittimazione dagli organi competenti, poiché si tratta di nuove opere ricadenti in un’area ove vige il divieto assoluto di edificabilità, in quanto rientra nel perimetro del Parco regionale dei Monti Lattari, in una zona che tra l’altro è anche riconosciuta “patrimonio dell’umanità” dall’Unesco.(re. pro.)

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