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Abusi edilizi, polemica politica a colpi di metri

ANGRI. L’abuso edilizio nell'abitazione di famiglia del consigliere comunale Luigi D'Antuono fa scoppiare l’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione ad Angri. A incalzare la coalizione di...

ANGRI. L’abuso edilizio nell'abitazione di famiglia del consigliere comunale Luigi D'Antuono fa scoppiare l’ennesima polemica tra maggioranza e opposizione ad Angri. A incalzare la coalizione di governo è Giancarlo Palmiro D’Ambrosio, esponente di minoranza in quota Liberi e Uguali, che contesta l’atteggiamento del sindaco Cosimo Ferraioli sulla vicenda. «Sono tre anni che il primo cittadino non prende posizione su queste faccende - ha detto D’Ambrosio - Lo fa perché deve avvantaggiare dei gruppi di potere. In questo modo, tra qualche mese, concederà di far cementificare la città con la costruzione di 800 alloggi. A dimettersi, in primis, dovrebbe essere lui». Parole dure arrivano anche nei confronti di D’Antuono. «Resto garantista, ma mi meraviglia quello che ho appreso. Per questo gli chiedo, proprio per evitare strumentalizzazioni, di dimettersi».
La famiglia di D’Antuono, proprietaria dell’immobile di corso Italia, ha realizzato un irregolare ampliamento sul lato nord della proprietà, in corso Italia, pari a 2 metri circa. Inoltre, al lato sud dell'appartamento, la falda del tetto presenta un'altezza pari a 2,50 metri in luogo di 1,90. Per questo motivo, i caschi bianchi, diretti dal comandante Anna Galasso, hanno disposto la rimozione delle opere fuorilegge realizzate nell'appartamento di proprietà della moglie del 68enne consigliere comunale. (d. g.)