Abusi edilizi, le ruspe abbattono l’immobile di un noto pizzaiolo

La sentenza di demolizione era stata emessa venti anni fa Il provvedimento fu congelato per la mancanza di fondi

Le opere abusive a Battipaglia stanno finendo a terra, una dopo l’altra. Con l’ausilio di uno specifico fondo presso la Cassa Depositi e Prestiti, a cui l’ente può accedere dallo scorso settembre, la triade commissariale sta facendo piazza pulita di edifici, manufatti ed infrastrutture che l’ente non aveva la possibilità di demolire per mancanza di risorse. Questo perché, dopo l’istruttoria e l’ingiunzione d’abbattimento da parte del Comune con richiesta di ripristino dei luoghi, spesso dai proprietari non giungevano segnali. L’ente, facendo seguito al loro silenzio, avrebbe dovuto abbattere in danno le strutture, con l’idea di presentare il conto delle spese per l’abbattimento ai proprietari. Un ultimo passaggio arduo per l’ente, che a causa delle difficoltà finanziarie non riusciva ad affrontare la spesa. E tale difficoltà diveniva ancora di salvezza per i proprietari delle strutture, che sembravano sfidare l’ente nella lotta all’abusivismo persistente.

Tale problema per il Comune oggi non esiste più. La Cassa Depositi e Prestiti anticipa all’ente le spese di abbattimento, che vanno restituite in 5 anni con un tasso annuo sul capitale erogato dello 0,1%, utilizzando le somme riscosse a carico degli esecutori degli abusi.

L’ultimo atto di demolizione in danno è stato firmato il 28 dicembre e riguarda un immobile in centro di proprietà di un noto pizzaiolo battipagliese. La sentenza di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi era stata emessa dal Tribunale nel 1996. Il proprietario non aveva mai provveduto all’abbattimento del quinto ed ultimo piano del fabbricato. L’ente aveva avviato un altro procedimento presso l’ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Salerno, dando atto che la spesa per demolizione e ripristino dei luoghi è di poco inferiore ai 21mila euro. Soldi che saranno anticipati al Comune dalla Cdp, ma che l’ente cercherà di recuperare presso il titolare dell’abuso, per poi estinguere il prestito.

Dal suo insediamento, la commissione ha messo gli occhi sulle varie situazioni di abusivismo in città.

Le stesse che, stando alla relazione della Prefettura da cui era conseguito lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, erano “sostanzialmente tollerate dall'amministrazione comunale che hanno favorito soggetti direttamente o indirettamente legati ad esponenti della criminalità organizzata».

Nelle pagine di quella relazione era stata stigmatizzata “la scarsissima attività nell'azione di contrasto e repressione del fenomeno”.

Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, la triade commissariale ha lavorato per la demolizione dei Palazzi Pastena di Parco delle Magnolie e un chiosco realizzato di fronte al liceo "Medi". Inoltre ha avviato gli abbattimenti di manufatti abusivi realizzati in via Bari, via dei Vivai e via De Chirico, ha demolito diverse strutture sorte lungo via Spineta e la fascia costiera.

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