Abusi edilizi, ecco i fondi per avviare le demolizioni

Un milione di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti per le azioni in danno Individuati gli immobili tra Aversana e litoranea. Nel mirino anche alcuni lidi

Un milione di euro per demolire le costruzioni abusive a Battipaglia. La Cassa Depositi e Prestiti ha concesso al Comune un finanziamento agevolato. Tale cifra dovrebbe consentire all’ente di intervenire in danno anche dove potrebbero non esserci le condizioni per recuperare la spesa.

Al momento, è stato concesso al Comune un milione di euro, spalmato su due tranche: 500mila euro dovrebbero giungere entro la fine di quest’anno, altri 500mila euro nel 2016. Il capitale anticipato, unitamente alle spese di gestione del fondo (0,1% annuo sul capitale erogato), dovrà essere restituito entro cinque anni, utilizzando le somme riscosse a carico degli esecutori degli abusi (modalità e condizioni sono stabilite dal decreto interministeriale 23 aprile 2004).

Nel corso della stagione estiva, la triade commissariale aveva chiesto di accedere al fondo di rotazione della Cdp, destinato alle demolizioni di costruzioni abusive. Tale fondo favorisce ed incoraggia gli interventi pubblici di demolizione e ripristino dei luoghi oggetto di abusivismo edilizio. L’ente ha ottenuto un anticipo senza interessi sui costi (comprese le spese giudiziarie, tecniche e amministrative) relativi agli interventi di demolizione delle opere abusive, anche disposti dall'autorità giudiziaria.

Da tempo, la triade commissariale, portando avanti l’attività di risanamento della macchina amministrativa, ha messo gli occhi sulle varie situazioni di abusivismo presenti in città.

Le stesse che, stando alla relazione della Prefettura da cui era conseguito lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, erano “sostanzialmente tollerate dall'amministrazione comunale”, favorendo “soggetti direttamente o indirettamente legati ad esponenti della criminalità organizzata”.

Per varie ragioni, il Comune non è riuscito, in alcuni casi, a far rientrare nelle proprie casse la spesa per l’abbattimento. Trovandosi di fronte a proprietari di strutture abusive che non erano nella possibilità di pagare il danno, il Comune è stato costretto più volte a sospendere l’esecutività per non incorrere in costi troppo elevati. Ottenuto il finanziamento, l’ente potrà agire anche su tali casi. Stando alle indiscrezioni giunte da Palazzo di Città, la maggior parte di tali strutture abusive si troverebbe sulla litoranea e nel rione Aversana.

Parte della cifra ottenuta dalla Cassa potrebbe essere utilizzata per demolire alcuni stabilimenti balneari che finora hanno rifiutato di procedere alla demolizione di strutture ritenute abusive dall’ente. Gli ultimi abbattimenti in danno effettuati dal Comune, per una spesa complessiva di circa 10mila euro, riguardano dei balconi di un edificio in via Bari e l’ampliamento di un fabbricato in via dei Vivai.

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