Abusi e tangenti: nuovo processo

Ennesimo rinvio a giudizio per l’ex comandante Marta Santoro. Nei guai anche imprenditore

CAPACCIO. Un altro rinvio a giudizio per Marta Santoro. Questa la decisione adottata dal gup al termine dell’udienza preliminare che si è tenuta ieri presso il tribunale di Salerno: il processo prenderà il via il prossimo 26 maggio, a Salerno, dinanzi ai giudici della Seconda Penale.

Il procedimento è un altro filone del processo principale nell’ambito del quale l’ex sovrintendente della Forestale, qualche giorno fa, è stata condannata a 9 anni e 4 mesi per concussione tentata e consumata.

Quest’ultimo filone vede coinvolta la Santoro, difesa dai legali Antonio Zecca e Antonello Natale, per favoreggiamento e corruzione in atti contrari ai doveri di ufficio, falso materiale ed ideologico in atti pubblici, con l’aggravante di aver commesso un reato per occultarne altri. In particolare, le contestazioni riguardano degli abusi edilizi a Capaccio. Il procedimento vede coinvolto anche l’imprenditore 66enne Santolo Donnarumma, originario di Pompei e difeso dall’avvocato Vincenzo Calabrese, per i reati di corruzione ed istigazione alla corruzione.

La vicenda riguarda la costruzione di appartamenti per la cui realizzazione l’ex sottufficiale avrebbe ricevuto o accettato delle tangenti in cambio di attestazioni false. Una decina i miniappartamenti indipendenti sequestrati nel novembre del 2012 dalla Finanza. I manufatti erano stati edificati all’interno di una nota struttura alberghiera di Capaccio, utilizzata come casa per anziani in località Cerro, senza titoli autorizzativi. All’epoca nel cantiere furono sorpresi anche quattro lavoratori in nero.

Le denunce scattarono per l’amministratore della struttura alberghiera, l’imprenditore di Pompei ed il titolare della ditta edile, originario di Capaccio.

Ulteriori contestazioni mosse alla Santoro riguardano la falsità di alcuni verbali di sopralluogo, nei quali la donna avrebbe dichiarato la presenza di agenti che in realtà non erano con lei. Il rinvio a giudizio era stato richiesto dal pm Maurizio Cardea titolare dell’inchiesta, e fa seguito alle indagini svolte dalla procura salernitana e dai carabinieri sul caso che ha visto protagonista la Santoro e suo marito arrestati il 3 ottobre del 2012. Quattro i procedimenti a carico dell’ex sottufficiale. L’ultimo quello che vede coinvolto il marito, ex comandante della Forestale di Capaccio, Antonio Petillo e i due figli avuti dal primo matrimonio.

Angela Sabetta

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