Abusi a Villaggio Merola Il Comune cerca i titolari

Case costruite senza permessi e ruderi, gli ultimi abbattimenti nell’estate 2014 Per eseguirne altri è necessario sapere a chi dovranno essere addebitati i costi

CAPACCIO. Un’altra estate è trascorsa ma nulla è stato fatto per l’eliminazione degli abusi compiuti nel villaggio Merola a Foce Sele. Uno degli ostacoli, che crea difficoltà ad una soluzione risolutiva del problema, è lo stato di incertezza della titolarità dell’area dove insistono le villette. A tale scopo il consigliere Maurizio Paolillo ha portato la questione al vaglio della Commissione bilancio e finanze, di cui è presidente. E ha proposto ai componenti, che hanno approvato all’unanimità, di richiedere al responsabile dell’ufficio demanio e patrimonio di effettuare una verifica sulla titolarità delle aree su cui insiste il villaggio Merola anche alla luce delle varie segnalazioni relative a situazioni di degrado e abusi.

Nella nota si richiede «la verifica esatta del confine demaniale marittimo e la titolarità delle strade di accesso che attraversano la pineta, nonché la strada interna del villaggio stesso, la cui particella catastale risulta priva di intestatario».

Gli unici interventi effettuati lungo il tratto di litorale sono stati gli abbattimenti prima dell’estate del 2014 di alcune abitazioni divenuti ruderi che, a causa dell’erosione costiera, si trovavano a poca distanza dalla battigia. Con la collaborazione dei proprietari delle case sono stati rimossi tutti i detriti. Da allora nulla è stato fatto, sebbene gli stessi proprietari avessero assicurato l’eliminazione degli abusi edilizi attraverso le opere di abbattimento. Qualora sia accertato che le abitazioni sono state realizzate sul demanio, i proprietari sarebbero costretti a pagare centinaia di migliaia di euro.

«Stando alle risultanze del Sid molti degli edifici esistenti sull’arenile – spiega Paolillo - sembrano ricadere in area demaniale marittima, di conseguenza vanno attivati i procedimenti per la possibile occupazione sine titulo. Anche se volessimo procedere con gli abbattimenti dobbiamo sapere a chi imputare il conto. Per loro un abbattimento coattivo sarebbe più oneroso, siamo disposti a venire incontro per la costruzione di una barriera protettiva, ma deve risultare la titolarità delle aree occupate».

Sono diverse le abitazioni interessate da crolli che andrebbero abbattute. E sono almeno una cinquantina le ordinanze di abbattimento emesse negli anni scorsi e non eseguite dai destinatari.

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