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«Abiti usati, bando irregolare»

La denuncia di un’assoziazione: «Ignorato il criterio della qualità»

PAGANI. La procedura per la manifestazione di interesse per la raccolta di abiti usati preparata dal Comune di Pagani non sarebbe in regola. Stando a quanto evidenziato da Giuseppe Barone dell'associazione No Aids Onlus, nell’avviso ci sarebbero delle «irregolarità» procedurali. Il 7 giugno scorso è stato pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e recupero indumenti usati, accessori ed altri manufatti tessili. «La premessa – afferma Barone – è quella di incentivare la raccolta differenziata in città, evitando che gli abiti usati finiscano nella raccolta del secco. Fin qui nulla di strano, anzi. Il problema è che il responsabile, Bonaventura Tramontano, ha “dimenticato” che è stato approvato il nuovo codice degli appalti che non consente procedure di gara come quelle previste dal Comune di Pagani. Perché – si chiede Barone – è stata prevista solo un’offerta quantitativa (massimo rialzo) a discapito dell’altro elemento indispensabile che è quello qualitativo? ». L’art. 95 del D.lgs 50/2016 prevede che i criteri di valutazione dell’Oepv devono essere oggettivi e connessi all’oggetto dell’appalto e vengono indicati a titolo esemplificativo una serie di criteri. «Dunque – conclude Barone – si è previsto solo di incamerare di più (l’azienda deve riconoscere degli aggi al Comune) e non la qualità con il pericolo che i futuri contenitori diventino ricettacoli di immondizia perché non è stato previsto un progetto migliorativo».

Gerardo Vicidomini

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