«Abbiamo scelto la strada della legalità»

Canfora: «Guardia alta con la criminalità. L’amministrazione porta avanti un progetto di trasparenza»

SARNO. La vicenda giudiziaria in cui è coinvolto il consigliere comunale Franco Annunziata scuote il mondo della politica sarnese. Tra il silenzio dell’incredulità e le parole velate dei pochi che si esprimono sulla questione, resta tanto amaro in bocca. Una giornata strana quella di ieri per la città, soprattutto per i componenti dell’amministrazione comunale che, tra i dubbi e il passaparola, hanno appreso la notizia del coinvolgimento di un politico locale nell’inchiesta della Procura Antimafia sul clan Serino.

Il sindaco Giuseppe Canfora, che è anche presidente della Provincia, non si è espresso fino al tardo pomeriggio di ieri quando, attraverso un comunicato stampa ufficiale, ha dichiarato: «Non conosco le accuse che vengono mosse al consigliere di minoranza Franco Annunziata, ma resto fiducioso nell’operato della magistratura affinché accerti la verità su eventuali condizionamenti della criminalità organizzata verso la quale non bisogna mai abbassare la guardia. La mia amministrazione sta portando avanti una profonda politica di rinnovamento nel nome della legalità e della trasparenza».

Lucio Annunziata, ex candidato sindaco alle scorse amministrative, esprime «solidarietà al collega e attende che la magistratura faccia il suo corso e che la vicenda si chiarisca». Un pomeriggio particolare, quello di ieri a Sarno: la maggior parte dei componenti dell’attuale consiglio comunale, scossi dalla notizia ricevuta, ha preferito tacere rispetto alla vicenda. Tutti si dicono solidali con Annunziata ma, al contempo, attendono di vedere quali siano i risvolti delle indagini e dove sia la verità di tutta la vicenda.

In mattinata, invece, il primo a dire la sua era stato il capogruppo del Partito Democratico, Roberto Robustelli: «Queste sono cose che fanno male alla collettività. Spero che i fatti –ha tenuto a sottolineare – smentiscano quello che è successo per preservare l’ immagine della nostra città. Se ci sono responsabilità è giusto che la magistratura indaghi e prenda provvedimenti. Mi auguro che non sia così, soprattutto per il consigliere Annunziata, al quale sono vicino umanamente. Mi auguro vivamente che lui non sia coinvolto in questa vicenda». ©RIPRODUZIONE RISERVATA