Economia

«Abbiamo scelto di investire sul futuro nonostante la crisi» 

Ecco chi ha creduto nelle potenzialità degli under 35 per frenare la migrazione intellettuale e favorire il ricambio

SALERNO. Sono gli imprenditori che hanno scommesso sui giovani e sul territorio, a dispetto della crisi economica. E che hanno intenzione di far espandere ulteriormente le loro aziende, puntando proprio sulle nuove generazioni e sulla professionalità locale. Un ampio “plotone” di capitani d’industria salernitani (e non), che crede nelle potenzialità degli under 35 e che cerca di frenare l’esilio dei cervelli italiani in fuga verso l’estero. E che utilizza anche gli strumenti messi a disposizione dal Governo e dalla Regione Campania per centrare l’obiettivo.
Perché anche nel Salernitano oramai la congiuntura economica sembra essere favorevole e la crisi lasciata alle spalle. E, dunque, ci sono le condizioni per un vero e proprio ricambio generazionale, che parte dal basso fino ad arrivare ai vertici. Così capita che dai banchi di scuola dell’Istituto Galilei di Salerno si arrivi direttamente all’assunzione alla Cti Foodtech, un’azienda leader mondiale nella produzione di macchine per la lavorazione della frutta, attraverso l’alternanza scuola lavoro. «Questa è la dimostrazione – spiega Biagio Crescenzo, Ceo della Cti Foodtech – che, quando tutti gli attori della filiera del lavoro svolgono al meglio il loro compito, si ottengono risultati importanti che favoriscono l’occupazione. I due giovani sono stati scelti per l’impegno e le competenze mostrate nel percorso di alternanza scuola lavoro. Abbiamo deciso di investire sulla loro formazione, così come abbiamo fatto con altri tecnici in questi anni. Siamo orgogliosi che le aziende del Nord Italia o addirittura estere vengano nel Mezzogiorno a cercare talenti, ancora di più se formati da noi». Crescenzo, tuttavia, lancia anche un allarme: «Attenzione – sottolinea – a non depauperare il patrimonio lavorativo delle nostre aziende e, di conseguenza, del nostro territorio. Il mio auspicio è che si possano creare al Sud le condizioni favorevoli alla creazione di un ecosistema virtuoso “imprese-lavoratori”, fondamentale per attrarre le migliori risorse e quindi far crescere la nostra economia».
Tra le misure maggiormente utilizzate come anticamera del lavoro dagli imprenditori locali c’è sicuramente il tirocinio. E la Grafica metelliana è una delle aziende che, in quest’ultimi anni, ha assunto diversi giovani proprio dopo il praticantato «rigorosamente retribuito», come tiene a precisare il titolare, Gerardo D’Agostino. La Grafica metelliana da due anni si è spostata da Cava de’ Tirreni a Mercato San Severino, e ha continuato il suo percorso di crescita. «Nell’ultimo triennio – rivela D’Agostino – abbiamo assunto sei giovani. Crediamo molto in questo strumento, perché consente sia all’azienda che ai potenziali nuovi dipendenti, di mettersi alla prova e di capire cosa significhi lavorare nella nostra realtà». Ha investito nel salernitano, puntando sui giovani, la Mecaprom, azienda attiva dal 1960 nel settore dei motopropulsori e con sedi a Torino, Imola, Arese e varie rappresentanze all’estero. Dallo scorso anno ha aperto una sede anche a Penta, nell’ex monastero adibito dall’Università di Salerno a plesso polifunzionale. E l’esperienza finora è stata più che positiva. «La Regione – puntualizza il Ceo Cristiano Regis – ha messo in campo gli strumenti adatti. Riteniamo che a Salerno ci siano tutte le competenze necessarie, a partire dalla preparazione universitaria. Tant’è che il prossimo anno contiamo di raddoppiare la nostra forza lavoro, che attualmente è di dieci dipendenti. Siamo soddisfatti sotto tutti i punti di vista e non ho nessun motivo per lamentarmi». Punta sui giovani anche l’imprenditore Pierluigi Pastore, titolare di diverse aziende di elettronica e telecomunicazioni, con sede, oltre che a Salerno, anche a Napoli, Roma, Milano, Venezia, Torino e Gibuti. «La metà dei dipendenti – chiarisce – è under 35. E nel 2017 abbiamo assunto tra laureati che diplomati, 20 giovani».
Gaetano de Stefano
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