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Abbattuto il rudere di piazza Galdi

L’intervento dopo i crolli di un anno fa ma si scatena la polemica

Non dividerà più il quartiere di Belvedere, il rudere pericolante di piazza Galdi, che è stato abbattuto ieri dopo i crolli d’aprile 2016 e la chiusura di via Vanvitelli. Per ora, però, il palazzo continua a separare. Alessio Cairone s’attribuisce i meriti d’una proficua collaborazione con l’ufficio tecnico e il responsabile del procedimento, Osvaldo Amoroso; Nicola Landolfi denuncia un ritardo di 13 mesi; Pietro Cerullo attacca entrambi. Il consigliere d’opposizione di Belvedere, Cairone: «Sono stati mesi duri, ma i nostri sforzi sono ripagati».
Critico il segretario provinciale del Pd, Landolfi: «Andava fatto al momento del crollo; e invece si comincia a perimetrare oggi, senza aver avvisato i cittadini per tempo». Il dem ha aggiunto: «Ora ci sarà una discarica di pietre e di polvere, accanto a quella che già c’è».
Il consigliere di maggioranza Cerullo ha parlato d’uno «scivolone di Cairone, che in cerca di visibilità si assegna meriti che non ha» e ha detto che «Landolfi ha perso un’altra occasione per stare zitto parlando di cose che non conosce». Ha concluso: «Occorre ricordare a chi cerca di rifarsi da una sconfitta politica clamorosa che la città è governata da Cecilia Francese».
La risposta di Landolfi non s’è fatta attendere: «È un maleducato. Non lo conosco, non mi conosce. E io parlo da residente del quartiere, dicendo che ci voleva un giorno e ci hanno messo un anno. Forse per lui vale il “me ne frego”; per noi no». E Cairone: «Alle calunnie rispondo con i fatti, perché contano quelli in politica».
L’assessore Giuseppe Provenza ha detto: «C’è voluto di più perché la ditta indicata dai proprietari non aveva i requisiti richiesti e abbiamo dovuto rifare la procedura e avviare l’esecuzione in danno». E la sindaca Cecilia Francese ha parlato di «un intervento che rende la vita dei concittadini più sicura e più agevole».(c. l.)
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