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Abbattimento del cementificio «Pagheranno i cittadini»

SAPRI. Non si placano le polemiche sul cementificio, o meglio su quanto è rimasto dell’edificio che nessuna amministrazione è stata finora capace di buttar giù. La giunta Del Medico, lo scorso...

SAPRI. Non si placano le polemiche sul cementificio, o meglio su quanto è rimasto dell’edificio che nessuna amministrazione è stata finora capace di buttar giù. La giunta Del Medico, lo scorso novembre, decise per l’esecuzione dell’abbattimento in danno sottolineando che avrebbe anticipato le spese di demolizione e smaltimento dei rifiuti speciali (circa 400mila euro) attraverso un finanziamento da parte della Cassa Depositi e Prestiti, con la proprietà (Club Tirrenico srl) tenuta a presentare polizza fideiussoria a garanzia del recupero delle spese sostenute dalla stessa giunta.

Ed è proprio su questi 400 mila euro che si concentrano gli attacchi di “Sapri sono anch’io” e “Cantiere Aperto”. Entrambe le associazioni hanno redatto un manifesto dal titolo ‘Cementificio: Sospetti e bugie’. «Non capiamo – dicono - perché l’amministrazione, invece che obbligare la proprietà ad eseguire l’abbattimento a proprie spese, debba accollarsi tale onere che, inevitabilmente, ricadrà sulle spalle dei cittadini in termini di nuove tasse e nuove imposte». Per i due gruppi «anche l’iter burocratico è al di fuori di ogni logica amministrativa» e rischia di creare «un danno finanziario» all’ente».

Le associazioni invitano il sindaco ad occuparsi degli alloggi popolari di via Ortega «completati da circa 6 anni e non ancora consegnati agli aventi diritto» e del porto «che avrebbe dovuto essere il volano dello sviluppo e che, invece, continua ad essere preda di degrado ed erbacce».

Vito Sansone