«Abbattere le barriere architettoniche»
L’appello di “Scafati in Movimento” a Manari per venire incontro alle esigenze di pensionati e disabili
Abbattimento delle barriere architettoniche nella città di Scafati e istituzione del garante dei disabili. La proposta arriva da Roberto Muccardi e Rosita Federico, attivisti di “Scafati in Movimento”, che lanciano un appello al prefetto Giorgio Manari, responsabile della commissione straordinaria del Comune, per venire incontro alle esigenze dei pensionati e i disabili.
«L’invecchiamento della città, anagraficamente e del patrimonio immobiliare, richiede certamente una rinnovata politica d’attenzione nei confronti del territorio - hanno detto i due esponenti del gruppo grillino - l’abbattimento delle barriere architettoniche deve essere totale. Occorre, ad esempio, evitare di realizzare scivoli ancor più pericolosi dei marciapiedi stessi e realizzare attraversamenti pedonali adeguati. Un lavoro fatto male e uno fatto bene hanno lo stesso costo. Proponiamo di seguire l’esempio di altre città italiane dove, tramite delle agevolazioni fiscali, le amministrazioni locali hanno incentivato le attività commerciali a dotarsi di piccole rampe all’interno dei locali. Bisogna eliminare la presenza di marciapiedi sconnessi, rampe di discesa non a norma con pendenze e livellature approssimative, intralci di vario tipo come ad esempio segnaletica verticale, colonnine dei parcheggi a pagamento o lampioni posti al centro dell’area riservata al transito, che di certo non aiutano chi dovrebbe essere sostenuto e non lasciato solo con un percorso ad ostacoli».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«L’invecchiamento della città, anagraficamente e del patrimonio immobiliare, richiede certamente una rinnovata politica d’attenzione nei confronti del territorio - hanno detto i due esponenti del gruppo grillino - l’abbattimento delle barriere architettoniche deve essere totale. Occorre, ad esempio, evitare di realizzare scivoli ancor più pericolosi dei marciapiedi stessi e realizzare attraversamenti pedonali adeguati. Un lavoro fatto male e uno fatto bene hanno lo stesso costo. Proponiamo di seguire l’esempio di altre città italiane dove, tramite delle agevolazioni fiscali, le amministrazioni locali hanno incentivato le attività commerciali a dotarsi di piccole rampe all’interno dei locali. Bisogna eliminare la presenza di marciapiedi sconnessi, rampe di discesa non a norma con pendenze e livellature approssimative, intralci di vario tipo come ad esempio segnaletica verticale, colonnine dei parcheggi a pagamento o lampioni posti al centro dell’area riservata al transito, che di certo non aiutano chi dovrebbe essere sostenuto e non lasciato solo con un percorso ad ostacoli».
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