A Villanova è tutto come un anno fa

Tensione nella sala che ospita sindaco, cittadini nonché rappresentanti del comitato acque pubbliche. Nessun cambiamento si è avuto da quando un anno fa la zona di Villanova, insieme ai quartieri di San Mauro, Fiano e Cicalesi, venivano inondati da acqua alta fango e detriti, invadendo cantine, giardini, piani bassi di abitazioni e aziende.

Da allora nessun provvedimento. Si è andati avanti sperando che l’acqua non sovrastasse gli argini di quel canale, utile un tempo per l’irrigazione dei campi. «Ad oggi nessun intervento tampone è previsto. In Regione non hanno fondi per trattamenti anticipatori- afferma il sindaco Manlio Torquato, questo probabilmente in vista di un progetto relativo al trattamento dei sedimenti dell’affluente Bottaro già recuperati e al dragaggio del tratto del fiume Sarno che va da Scafati fino a Castellammare».

Nell’attesa dell’attuazione del progetto la cui esecuzione non è prevista in tempi brevi, gli abitanti delle zone inondate sperano che non debbano soccombere ad un altro disastro. Il rischio c’è, inutile negarlo, e l’amarezza trafigge chi ha dovuto cambiare le proprie abitudini di vita e teme che ora debba rifarlo. «Basterebbe ripulire il canale, il consorzio di bonifica non ne vuole sapere», afferma un nocerino, e qui ciascuno ha una sua opinione orientata comunque a venire a capo della situazione. In effetti il consorzio è stato più volte diffidato proprio perché non eseguiva le proprie mansioni. «Occorrerebbe un coinvolgimento delle rappresentanze politiche regionali», asserisce Torquato. Una decisione da prendere in tempi brevi, perché ciascuno ha il diritto di vivere senza timore, confidando in risoluzioni a breve termine che non vanifichino le aspettative. Una situazione al limite.

Anna Visone

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