A villa Carrara le luminarie di “Fili d’erba”

La cooperativa sociale ha promosso un progetto che ha coinvolto i ragazzi di Sant’Eustacchio

Sfruttare il filone di Luci d’artista e puntare quindi sulle luminarie natalizie per offrire opportunità lavorative a giovani inoccupati, è questo l’obiettivo di “Accendi il tuo futuro”. Ribattezzata come l’edizione zero, un progetto che ha tutta l’aria di divenire presto una vera e propria start up, e che vuole essere un punto d’inizio per i tanti ragazzi del quartiere di San’Eustachio che sono stati coinvolti.

Il progetto, partito lo scorso febbraio, è stato patrocinato dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Salerno e promosso dalla cooperativa sociale “Fili d’erba”, in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria industriale del polo salernitano, che ha fornito il supporto tecnico e la società “Solar Power” che ha fornito il materiale necessario per l’installazione di un pannello fotovoltaico.

Ieri mattina sono state presentate le opere luminose realizzate dai giovani autori e che saranno esposte da sabato 5 fino al 17 gennaio 2016 presso Villa Carrara a Pastena.

Un vero e proprio percorso di luci sui temi dell’amore, amicizia, famiglia, accoglienza, legalità e giustizia, per riscoprire insieme i valori che danno senso e significato alla vita.

«Il progetto ha come obiettivo – spiega il presidente della cooperativa Ciro Plaitano – l’inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi, attraverso percorsi di formazione finalizzati alla sperimentazione e creazione di luminarie natalizie e costruite con materiali riciclabili a basso consumo energetico».

Durante la prima fase, quella di recruiting, avvenuta presso lo sportello “Orienta” sito in Sant’Eustachio, sono stati selezionati sei giovani.

«Li abbiamo scelti – spiega Antonella Napoli, coordinatrice del progetto – in merito alle abilità e alle motivazioni emerse durante il colloquio».

I ragazzi sono stati coadiuvati dall’artista Eduardo Giannattasio, pittore e scultore che, grazie alla sua abilità riconosciuta a livello internazionale, si è guadagnato varie esposizioni in tutto il mondo.

«È stata una sfida anche per me – spiega Giannattasio – mi occupo di arte e mi sono ritrovato in un centro in cui ragazzi ne erano totalmente a digiuno, ma allo stesso tempo si è creato un momento magico».

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