UNIVERSITA'

A Unisa 50 milioni di euro: via libera agli investimenti

Stanziati dal Governo fondi per didattica, personale e formazione fino al 2026

SALERNO - Con la Legge di Bilancio 2022 fondi pari ad almeno cinquanta milioni di euro saranno destinati dal Governo all’Università degli Studi di Salerno per il periodo 2022-2026. «Rispetto ai 2,5 miliardi previsti riteniamo che al nostro ateneo di Salerno potranno giungere non meno di 50-55 milioni di euro per il periodo 2022-2026 come risorse aggiuntive al fondo di finanziamento ordinario. Si potrebbe arrivare ad oltre il 30% a regime », sottolinea Gerardo Pintozzi , segretario provinciale della Cisl Università.

Dopo più di un decennio caratterizzato dai tagli di risorse economiche al sistema universitario e dell’Alta Formazione Musicale ed Artistica, con l’approvazione della Legge di Bilancio per l’anno 2022 da parte del Parlamento si registra una inversione di rotta. «Infatti, la Legge di Bilancio 2022 prevede un incremento economico del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università italiane di circa 2.500 milioni per gli anni 2022-2026, destinando queste risorse aggiuntive al reclutamento straordinario di nuovo personale nel corso dei prossimi anni, che consentirà un incremento di circa 2.000 unità di professori, migliaia di ricercatori di tipo B e circa 4.000 unità di personale tecnico-amministrativo, quest’ultima componente “ridotta all’osso” dai pensionamenti (adesione alla quota 100) e dal blocco del turn-over degli ultimi anni.spiega il salernitano Pasquale Passamano , dirigente nazionale della Cisl Università - Così come il finanziamento aggiuntivo per la contrattazione integrativa di 50 milioni di euro destinati all’incremento delle retribuzioni che consentiranno di ridurre il gap stipendiale tra le retribuzioni medie del personale tecnico amministrativo degli Atenei italiani e di altri settori del pubblico impiego ».

Per l’Università di Salerno benefici potranno giungere grazie a risorse economiche aggiuntive a partire dal 2022 di 10 milioni di euro destinati ad incentivare a titolo di cofinanziamento le chiamate di studiosi dall’estero, 70 milioni per il triennio 2022-2024 da destinare alle Scuole superiori ad ordinamento speciale e 15 milioni di euro per l’anno 2022 e 30 milioni per l’anno 2023 destinati all’adeguamento degli importi economici delle borse di studio dei nostri giovani, concesse per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca. Risorse economiche aggiuntive anche per le Università non Statali del Mezzogiorno, 8 milioni per l’anno 2022 e altri 8 milioni per l’anno 2023. Mentre per il settore dell’Alta Formazione Musicale ed Artistica (Afam) si prevedono incrementi di risorse economiche per l’ampliamento degli organici, compresi quelli contemplati dal processo di statizzazione degli Istituti pareggiati, per il funzionamento delle strutture didattico-amministrativo, oltre alla proroga delle graduatorie nazionali. «Per i settori dell’Università e dell’Afam sono previste le estensioni di altre misure promosse in generale per tutto i lavoratori del pubblico impiego.

A partire dall’incremento per le risorse per il trattamento accessorio, risorse economiche aggiuntive per assunzione di nuovo personale, circa 935 milioni tra il 2022 e il 2026, 50 milioni per la formazione digitale, al fine di conseguire l’obiettivo di una piena formazione digitale, ecologica e amministrativa dei dipendenti pubblici e risorse economiche per il rinnovo dei contratti per il triennio ?2022-2024. Una Legge di Bilancio che, rispetto alla bozza presentata nei primi giorni del mese Ottobre u.s., evidenzia miglioramenti grazie all’impegno e al lavoro fatto dalla Cisl Confederale Nazionale e dalla Federazione Nazionale Cisl Università» conclude Passamano. Risorse finanziarie che potranno di fatto determinare un concreto miglioramento delle attività non solo per le attività didattiche all'Università degli Studi di Salerno soprattutto alla luce della ripartenza post pandemia.