A Scafati non si ferma la lotta allo spaccio 

Dopo gli arresti dei due corrieri Cannavacciuolo e Rizzo sequestrata una piantagione di marijuana

SCAFATI. Non si ferma la lotta allo spaccio a Scafati. Nella giornata di sabato, infatti, le forze dell’ordine hanno portato al sequestro di una piantagione di marijuana in località 28, al confine con Boscoreale. Nel mirino sono finiti i due proprietari dell’area, che ora dovranno rispondere del reato di produzione illecita di sostanze stupefacenti. Ma l’operazione non pare finita qui, visto che gli investigatori stanno cercando di identificare i complici delle due persone già finite nel mirino della giustizia. Sabato, appena compreso dell’arrivo delle forze dell’ordine, sono riusciti a dileguarsi nel nulla tra le campagne dell’hinterland napoletano.
L’operazione, non a caso, si è conclusa dopo il blitz che, venerdì sera, ha portato i poliziotti della squadra mobile di Salerno ad arrestare due corrieri scafatesi, il 51enne Roberto Cannavacciuolo, detto “Robertino”, e il 41enne Pasquale Rizzo, che trasportavano nella propria auto 18 chili di droga. Le dosi di hashish, infatti, da Scafati erano pronte a invadere le piazze di spaccio di Salerno e non solo. Proprio l’arresto dei due avrebbe portato gli investigatori alla piantagione trovata al confine tra Scafati e Boscoreale. Rizzo è un nome noto alle cronache giudiziarie anche per essere il testimone chiave dell’omicidio del 46enne Armando Faucitano. Proprio a Scafati, il delitto fu consumato il 25 aprile del 2015. Rizzo sarebbe stata l’ultima persona ad aver visto vivo la vittima in piazza Falcone e Borsellino a Scafati, dove Faucitano è stato poi crivellato di colpi al volto. La modifica dell’auto per occultare la droga potrebbe far pensare non a una consegna sporadica e certamente la quantità di stupefacente sequestrata non può essere gestita da singoli pusher ma dovrebbe essere destinata ad organizzazioni salernitane dedite allo spaccio e dotate di una fitta rete di spacciatori.
Un’operazione partita la settimana scorsa, quando gli agenti della Questura di Salerno erano arrivati nel quartiere Vetrai, centro storico di Scafati, per una serie di perquisizioni in altrettante abitazioni di proprietà di persone già note alle forze dell’ordine. Poi, dopo l’arresto di Rizzo e Cannavacciuolo, sabato mattina è stata individuata la piantagione ritenuta la centrale di approvvigionamento di chi ha trasportato la droga a Salerno. Ora la parte più importante delle indagini sarà stabilire, oltre a chi fosse diretto il carico di venerdì sera, a chi faceva capo la piantagione in località 28.
Domenico Gramazio
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