«A Scafati l’offerta ha funzionato...»

Un file nel computer dell’architetto La Regina relativo al Polo scolastico tira in ballo per la prima volta il Comune

SCAFATI. Un file su Scafati trovato nel computer dell’architetto Guglielmo La Regina. A scoprirlo sono stati gli investigatori della Dda di Napoli, titolari dell’inchiesta sul presunto giro di appalti pilotati e tangenti per professionisti e politici. La Regina, il titolare rappresentante dell’Archicons, che per gli investigatori sarebbe la mente del sistema “The Queen”, a Scafati ha progettato il Polo scolastico, l’opera che sarebbe dovuta sorgere all’interno dell’area ex Del Gaizo con fondi europei. E quel file, dunque, potrebbe interessare proprio l’opera pubblica su cui l’ex sindaco Pasquale Aliberti ha fondato la propria attività politica negli ultimi otto anni.

Nel documento sarebbero contenuti atti poi passati successivamente all’amministrazione di via Pietro Melchiade, confermando così il presunto “sistema La Regina”. D’altronde, in un’intercettazione telefonica, il progettista quarantenne ha confermato di aver operato con soddisfazione in provincia di Salerno. «Io per offerta migliorativa… parlo di una cosa diversa… come quella che abbiamo fatto a Scafati. Ha funzionato nell’interesse dell’amministrazione”, ha spiegato La Regina, nel colloquio del 21 luglio 2014 con Alessandro Albano, un altro indagato, per spiegare come si agiva per guadagnare a monte sui lavori pubblici.

Uno scenario preoccupante, che tira in ballo, ufficialmente e per la prima volta, l’Ente di Palazzo Mayer in un dispositivo della Dda napoletana nell’ambito di un’inchiesta legata al clan dei Casalesi. E che ora sarebbe stato confermato dal materiale rinvenuto nel suo computer, che l’Antimafia di Salerno ha chiesto di acquisire per l’operazione “Sarastra”.

Ma quello di La Regina non è l’unico nome di professionisti che hanno operato, nel corso degli ultimi anni, a Scafati durante l’amministrazione Aliberti. C’è infatti anche Antonio Bretto, arrestato lo scorso 15 marzo, che insieme al fratello ha effettuato diverse opere pubbliche in città tra cui la riqualificazione di via Zara e via Melchiade, oltre che nell’ambito del “Piu Europa”. Proprio l’imprenditore viene citato da Loredana Di Giovanni, la collaboratrice di La Regina e gola profonda dell’inchiesta: «Antonello Sommese ci diceva testualmente: “nel Comune X è stata pubblicata o sarà pubblicata una gara di appalto: hai qualche ditta da segnalare per questa gara” e di conseguenza gli segnalavamo qualche impresa. In particolare, io segnalavo l’impresa Bretto, il cui titolare però mi venne presentato proprio da Sommese».

Domenico Gramazio

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