LA DENUNCIA

A Salerno niente vigili all’ingresso delle scuole

Gli agenti lasciano il comando alle 8.20 e arrivano tardi. La Cgil: «Colpa di un orario di lavoro che crea solo disagi»

SALERNO. Quando si pensa ai vigili urbani, li si immagina intenti a fare multe o a garantire la sicurezza nei luoghi “sensibili” di una città, come le scuole. Per dare un occhio ai ragazzi, oltre che per evitare che i genitori che li accompagnano in classe, lascino le auto in sosta in doppia o tripla fila, paralizzando la città in un orario critico per il traffico. Da circa cinque mesi, a Salerno non accade più: con l’entrata in vigore del nuovo orario, gli uomini della polizia municipale non riescono infatti a garantire la loro presenza all’apertura degli istituti scolastici e dei mercati rionali.

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La denuncia. Pasquale Abignano, delegato Cgil delle rappresentanze sindacali unitarie, è critico: «Il turno inizia alle 8.05. Poi passano quindici minuti necessari per vestirci. Quindi lasciamo il comando di via dei Carrari alle 8.20: è del tutto evidente che non riusciamo a raggiungere le scuole prima delle 8.45, quando i ragazzi sono già entrati e la circolazione è già ampiamente intasata anche a causa del diffuso malcostume del parcheggio selvaggio – spiega – Lo stesso accade nelle aree mercatali di via Piave, via Robertelli e via de Crescenzo: gli stalli sono montati e abbiamo poco margine di manovra». La rimodulazione dell’orario di lavoro dei vigili urbani – sottoscritta a dicembre dalle organizzazioni sindacali senza la firma della Cgil – prevede dal lunedì al venerdì tre turni da sei ore (8.05/14.05, 13.50/19.50, 18/24), il sabato e la domenica turni di cinque ore (8/13, 15/20, 19/24) per un totale di 35 ore settimanali.

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Caos traffico. «I problemi principali si hanno nella fascia oraria che va dalle 7.15 alle 9.15 – stigmatizza Angelo De Angelis della Cgil – Tra scuole, banche e uffici che aprono, i volumi di traffico sono tra i più intensi della giornata e andrebbero monitorati diversamente. Ecco perché proponevamo un orario di lavoro diverso, che, pur in presenza di un organico ridotto all’osso, riuscisse a non tenere scoperti dei servizi essenziali per la collettività». De Angelis punta il dito contro «una disorganizzazione generale che va ad aggravare una situazione ormai ingestibile a causa della penuria di uomini in campo: basti pensare che per il turno 18/24 i vigili in servizio in tutta la città, sono tra i 12 e i 24». La scelta di fare iniziare il turno mattutino dei caschi bianchi alle 8.05, secondo Abignano, è figlia anche di una interpretazione di un disposto dell’Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, in base alla quale, per vedere riconosciuti i buoni mensa, occorre sforare, nell’arco delle sei ore lavorative, lo sbarramento delle 14.«Questa è stata l’interpretazione della parte pubblica che ha così legittimato le 8.05 anziché le 8, per garantire i famosi cinque minuti necessari ai buoni mensa – spiega l’agente – Ma si tratta di una lettura a nostro avviso opinabile, visto che in altre città dove pure ho lavorato, come Roma e Milano, non ci sono paletti di questo tipo».

Meno uomini, meno servizi. Fatto sta che, quali che siano le ragioni che hanno spinto l’amministrazione a varare questo modello organizzativo, scuole e mercati rionali restano di fatto fuori controllo, «con un peggioramento dei servizi offerti al cittadino – denuncia Enzo Acconciagioco, delegato Cgil – nonostante i colleghi si facciano in quattro per riuscire a fare tutto. Pertanto, se disagi come la doppia fila non solo persistono ma sono in aumento, i cittadini devono sapere che la responsabilità non è dei vigili urbani, ma di una organizzazione scellerata di cui non abbiamo riscontri in altre amministrazioni italiane. Se questo è il decantato “modello Salerno”, allora non ci piace».