fonderie pisano

«A Salerno nessuno deve essere licenziato»

Presidio della Cgil per difendere i posti di lavoro. Giudici nel mirino

SALERNO. «La Cgil Fiom nazionale prende l’impegno per far sì che nessuno dei lavoratori delle Fonderie Pisano venga licenziato. Faremo tutto quello che è in nostro potere per far sì che chi ha agito con responsabilità faccia qualcosa di concreto».

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Maurizio Marcelli, responsabile nazionale del settore Salute ambiente e sicurezza della Cgil Fiom è alquanto chiaro: servono risposte veloci prima che sia tardi. E lo chiarisce davanti ai lavoratori riunitisi ieri pomeriggio in piazza Caduti di Brescia durante il presidio dal titolo “Diritto al lavoro, diritto alla salute”.

«L’intenzione è quella di farci sentire – ha annunciato anche Francesca D’Elia, segretario provinciale Cgil Fiom – Domani saremo sotto Palazzo di Città per richiedere un consiglio comunale monotematico in concomitanza proprio con la prima seduta». Un’assemblea pubblica indetta dalla Cgil che arriva pochi giorni dopo la notizia della concessione del diritto di difesa ai Pisano e quindi di una riapertura momentanea dell’opificio di via dei Greci per permettere i famosi sopralluoghi dell’Arpac bloccati dall’intervento della magistratura.

Si attende ora dall’Arpac una data per la riaccensione dei forni per portarli a regime e permettere i sopralluoghi, ripartendo praticamente da zero da quel 24 giugno scorso in cui arrivò l’atto di sequestro della procura. «Non dovete mollare - ha continuato Marcelli - La magistratura ha una responsabilità sociale che non ha mostrato».