L'attentato

A Salerno bruciata l'auto della figlia di una candidata

Gli investigatori ritrovano una bottiglia di benzina. Margaret Cittadino: "Nessuna intimidazione, vado avanti"

SALERNO «Confidiamo nel lavoro degli inquirenti e speriamo che le indagini portino al più presto alla verità, per appurare se si tratta di un fatto accidentale o un incendio doloso». Margaret Cittadino, sindacalista dell a Cgil e candidato capolista di “Salerno di tutti” è serena, un po’ meno la sua famiglia. In via Luigi Angrisani nei pressi del Parco del Mercatello, intorno alla mezzanotte, l’auto di sua figlia Luisa si è incendiata.

Un episodio inquietante. Poco distante dal veicolo, infatti, gli investigatori – sul posto i carabinieri – hanno rinvenuto una bottiglia contenente resti di benzina. Ora sarà la scientifica a dovere appurare se quella benzina è stata utilizzata per incendiare l’auto oppure si è trattato di un corto circuito a dare origine all’incendio. A dare l’allarme alcuni condomini, che avvertito l’odore acre del fumo, hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco e i proprietari del veicolo. «Appena mi sono accorta di quello che stava accadendo – spiega Margaret Cittadino – ho subito chiesto ai condomini di sgomberare il palazzo»

. La paura principale era quella che le auto potessero esplodere. Tutti i veicoli in sosta, infatti «hanno un impianto gpl» e la fortuna o «l’accortezza di chi ha incendiato l’auto di mia figlia» è stata quella di appiccare il fuoco dal vano motore «altrimenti poteva essere una tragedia».

Le indagini sono ancora in corso, l’autovettura è stata posta sotto sequestro, ma la notizia ha fatto immediatamente il giro della città e da subito si è parlato di “attentato”. «Non sappiamo se si tratta di una intimidazione o altro» precisa Margaret Cittadino, infermiera all’ospedale “Ruggi” e da anni impegnata con il sindacato in una azione di lotta sulle condizioni della sanità locale. «Se dovesse esserlo – commenta la candidata – noi continuiamo la nostra campagna elettorale e le nostre battaglie così come le abbiamo fatte sempre, anche perché fatte per i diritti di tutti i cittadini per portare lavoro e legalità nella città di Salerno e soprattutto nella sanità». Ieri pomeriggio Margaret Cittadino, impegnata in un incontro in città con Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista ha ribadito che non ha alcun «sospetto» su chi possa essere stato e che attende, «con fiducia», l’esito delle indagini per venire a capo di una situazione che a meno di una settimana dal voto apre uno scenario inquietante sulla campagna elettorale.

L’episodio è stato immediatamente stigmatizzato dai compagni di partito. In una nota Rifondazione comunista parla di «vile gesto» subito dalla candidata. Loredana Marino, segretario provinciale di Rifondazione spiega: «È forse ancora presto per stabilire connessioni tra l’impegno politico e sociale, nel Partito, nei movimenti e nel sindacato, di Margaret Cittadino e l’attentato subito. Ma quand’anche così fosse, siamo certi che tanto non basterà a fermare la militanza della compagna e sappiamo che lei troverà nel nostro Partito una collettività pronta a difenderla e a sostenerla. Auspichiamo – continua Marino – che gli organi inquirenti possano fare luce al più presto sull’increscioso episodio». Anche la Cgil, in uno nota a firma del segretario generale Angelo De Angelis «condanna “senza se e senza ma” il gravissimo episodio di intimidazione che ha visto coinvolta la compagna sindacalista Margaret Cittadino, oggi candidata al Consiglio comunale di Salerno».

Anche la Cgil parla di «incendio doloso» spiegando che si tratta di «un gesto di grande viltà, che solo dei “criminali pusillanimi” potevano compiere. Siamo sicuri, anche se è ancora troppo presto per stabilire delle connessioni tra quanto accaduto e la candidatura, che la magistratura saprà in tempi rapidi individuare i colpevoli e far luce sull’episodio». Un episodio, questo, che riporta alla mente i fatti accaduti alle scorse elezioni regionali quando a Fratte furono ammazzate, in un agguato, due persone che si stavano occupando dell’affissione di manifesti.

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