A Salerno 351 immobili “fantasma”

L’Agenzia del territorio ha scoperto appartamenti, terreni e locali commerciali che non sono registrati al Catasto

Sono 351 gli immobili fantasma scovati nel territorio comunale di Salerno, per i quali l’Agenzia del territorio ha fatto partire i nuovi atti di accertamento con l’indicazione della rendita presunta che, salvo ricorsi, sarà iscritta al Catasto. L’elenco è stato consegnato all’Amministrazione comunale per la pubblicazione all’albo pretorio dell’ente, che varrà da notifica ai destinatari. Una lista di appartamenti, locali commerciali e terreni, esistenti spesso da decenni ma mai dichiarati. I proprietari sono in larga maggioranza soggetti singoli, ma scorrendo l’elenco spuntano anche società, parrocchie ed enti pubblici, in qualche caso disciolti da anni. Così nel parterre degli intestatari compaioni tra gli altri l’Eca (ente comunale di assistenza) che ormai non esiste più ma in città risulta ancora intestatario di due immobili. Altri otto cespiti fanno riferimento alla Cassa per il Mezzogiorno, e uno alla gestione Ina Casa.

Corposo il capitolo delle proprietà ecclesiastiche: a meritarsi la qualifica di “fantasma” sono tre immobili nella disponibilità dell’amministrazione del Fondo per il Clero, oltre ai quattro intestati alla parrocchia Santa Croce di Giovi e quelli delle parrocchie Sant’Andrea, Sant’Eustacchio e Annunziata, destinatarie di un avviso di accertamento ciascuna. Poi c’è il fronte delle aziende. Alla società di trasporti Smet, ad esempio, sono attribuiti dall’Agenzia del territorio quattro immobili fantasma, Due sono all’attivo della spa Caramico e altrettanti figurano intestate alla società del Sacchificio Sud. Ce n’è uno anche per l’azienda ceramica Nuova D’Agostino, e uno per la cooperativa Autotrasportatori portuali salernitani. Nella lista degli “avvisati” figurano inoltre concessionarie di automobili come Autosantoro e Galdieri, società di leasing, vetrerie, anche una società petrolifera –la Lamberti Petroli – che gestisce alcune stazioni di servizio e risulta proprietaria di un immobile non dichiarato al Catasto. “Fantasma” sono anche alcuni appartamenti costruiti anni fa da cooperative edilizie e società immobiliari, che in qualche caso ormai in liquidazione. Solamente in tre casi gli accertamenti attuati dall’Agenzia del territorio hanno sì consentito di portare alla scoperto l’immobile non dichiarato ma senza che si riuscisse a risalire al suo proprietario. Nell’elenco salernitano risultano così tre cespiti con “intestazione ancora da verificare”, per i quali saranno eseguite ulteriori verifiche.

Per ognuna delle 351 particelle catastali inserite nella “lista nera” di Salerno, l’Agenzia del territorio ha calcolato la rendita presunta. Una cifra che a procedura conclusa sarà registrata al Catasto e che è inserita negli avvisi di accertamento indirizzati ai proprietari. In base alla normativa l’onere della notifica si ritiene assolto con la pubblicazione dei nominativi all’albo pretorio del Comune, dove gli interessati potranno ritirare tutta la documentazione che li riguarda. Gli atti resteranno in consultazione fino al 29 gennaio, e il 30 novembre l’Agenzia del territorio ufficializzerà l’avvenuta affissione con un comunicato che sarà pubblicato sul suo sito internet e sulla Gazzetta ufficiale. Poi i destinatari dell’avviso di accertamento potranno impugnarlo con un ricorso alla commissione tributaria provinciale, seguendo le modalità indicate nello stesso avviso. È inoltre possibile chiedere all’Agenzia il riesame del provvedimento in sede di autotutela, presentando all’ufficio provinciale un’istanza in carta semplice. Va però tenuto presente che l’inoltro dell’istanza non interrompe né sospende i termini per la proposizione del ricorso alla commissione tributaria.

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