IL TRASFERIMENTO

A Sala Consilina il centro di accoglienza 

Chiude a Teggiano e verrà spostato nella “Bottega dell’Orefice” in località Sant’Antonio

TEGGIANO. Chiude dopo circa 10 anni il centro di accoglienza alla frazione San Marco di Teggiano, lo stesso, abilitato anche ad accogliere persone che si trovano agli arresti domiciliari: sarà trasferito a Sala Consilina nella struttura denominata “Bottega dell’Orefice” che si trova in località Sant’Antonio ed attualmente in fase di ristrutturazione. Il trasferimento, stando anche a quelle che saranno le disposizioni del Tribunale di Sorveglianza, dovrebbe avvenire entro i primi mesi del prossimo anno.
La decisione di chiudere la struttura di Teggiano è stata ufficializzata nel corso di un incontro che si è tenuto a San Marco tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Teggiano, i residenti della zona e i rappresentanti della diocesi di Teggiano-Policastro e della Caritas diocesana, visto che il centro fa capo alla parrocchia di San Marco. La chiusura è stata disposta in seguito alle proteste dei cittadini scoppiate nei mesi scorsi dopo che uno degli ospiti del centro, un ragazzo extracomunitario, aveva aggredito il barista di un circolo che si trova nelle vicinanze della struttura tentando di colpirlo con una bottiglia rotta. Il peggio fu evitato grazie all’intervento di alcuni amici del barista e dell’appuntato scelto Giuseppe D’Aguanno, della compagnia carabinieri di Sala Consilina che riuscirono a bloccare il giovane. A distanza di due giorni dall’aggressione, su richiesta dei residenti della zona ci fu un primo incontro con l’amministrazione comunale e con il parroco, don Vincenzo Gallo, e in quella circostanza prese piede l’ipotesi del trasferimento in un altro comune.
«Il numero degli ospiti del centro – si legge nel verbale dell’ultimo incontro tra cittadini, diocesi e amministrazione comunale – si è ridotto da sette a quattro e presto saranno solo due. Conosciamo chi sono e cosa hanno fatto e soprattutto a breve il centro verrà spostato a Sala Consilina in una struttura più idonea per le esigenze degli ospiti». Attualmente due dei quattro ospiti presenti nel centro di San Marco si trovano agli arresti domiciliari, invece gli altri due lavorano regolarmente in un’azienda del posto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.