alcatel

A Roma si decide il futuro di quaranta lavoratori

Si deciderà questa mattina a Roma il futuro dei 40 dipendenti del Centro Ricerca e Sviluppo Alcatel di Battipaglia che dovrebbero finire tra i ranghi della società Sesa spa. Dopo l’incontro della...

Si deciderà questa mattina a Roma il futuro dei 40 dipendenti del Centro Ricerca e Sviluppo Alcatel di Battipaglia che dovrebbero finire tra i ranghi della società Sesa spa.

Dopo l’incontro della scorsa settimana al Ministero dello Sviluppo Economico, oggi si discuteranno i dettagli nuovamente al Mise alla presenza di organizzazioni sindacali, dirigenti di Alcatel e Sesa, esponenti ministeriali, regionali e provinciali. La Regione Campania, tramite l’assessore al lavoro Severino Nappi, si è già detta disponibile a sostenere la società subentrante con opportuni finanziamenti, ma chiede in cambio precise garanzie occupazionali che dovrebbero giungere oggi. D’altra parte non potrebbe essere altrimenti, vista la mole economica e sociale della cessione di ramo d’azienda da parte di Alcatel. La Sesa al momento non realizza alcun tipo di prodotto, ma svolge un’attività di consulenza nell’ambito di specializzazioni e soluzioni informatiche anche per operatori telefonici, sviluppando piccoli componenti software per altre aziende. I delegati della Sesa hanno dichiarato di voler creare un gruppo di ricerca e sviluppo con i 40 nuovi arrivi da Alcatel, individuando anche qualche prodotto da realizzare, grazie anche ad un nuovo cliente dal Brasile. Al momento, la Sesa darebbe lavoro a circa 200 persone, ma molte di queste non sarebbero dipendenti, bensì consulenti esterni. I rappresentanti sindacali presenti all'incontro della scorsa settimana si erano mostrati perplessi di fronte alla cessione di ramo d’azienda alla Sesa, chiedendo un piano dettagliato che dovrebbe essere presentato oggi.

Le stesse garanzie, insomma, che vuole anche la Regione prima di parlare di finanziamenti oppure opportunità di sviluppo condiviso. «Sappiamo che la situazione è difficile – commenta il rappresentante Rsu Francesco De Rosa - Siamo preoccupati per la cessione del ramo d’azienda alla Sesa spa che, con tutto il rispetto, non può competere con Alcatel per professionalità, competenze e prospettive». Pare che la volontà della multinazionale, secondo i sindacati, sia di «liberarsi dei siti minori in Italia, ossia Battipaglia e Rieti, per concentrare le risorse su Vimercate e parlare solo di quel sito col ministro Zanonato». Dell'Alcatel si discuterà, con piano industriale e relativi numeri dettagliati delle procedure di mobilità che saranno avviati presso gli stabilimenti di Battipaglia e Rieti, anche il 30 ottobre al Mise. Scippato di 40 dipendenti che finiranno alla Sesa e con un nuovo piano di tagli in arrivo, il Centro Ricerca e Sviluppo Alcatel di Battipaglia rischia la chiusura entro la fine dell’anno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA