«A Roma ci trattano da idioti, ora sarà guerra» 

Ridotte al lumicino le speranze di riaprire il carcere, l’ira del sindaco Cavallone contro il Ministero

SALA CONSILINA. Si riducono al lumicino le speranze di poter riaprire il carcere del Sala Consilina, ma nonostante ciò l’amministrazione comunale, l’ordine degli avvocati di Lagonegro e il senatore del Movimento 5 Stelle, Franco Castiello, sono pronti a dare battaglia per fare in modo che il ministro della giustizia non assecondi il parere dei funzionari del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria firmando un decreto di soppressione del carcere.
È questo in sintesi quanto emerso ieri mattina nel corso della conferenza stampa che si è svolta nell’aula consiliare del palazzo del Comune con la partecipazione del sindaco Francesco Cavallone e del senatore Castiello che hanno raccontato quanto accaduto nel corso dell’ultima riunione della conferenza dei servizi convocata a Roma dal Dap per decidere sulle sorti del carcere di via Gioberti. «A Roma i burocrati del ministero della giustizia – ha detto il primo cittadino Cavallone – sono convinti che a Sala Consilina ci siano degli idioti. La conferenza dei servizi è stata una presa in giro perché per il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, a prescindere, il carcere deve essere chiuso ed hanno trovato una serie di pretesti, illogici e frutto di ignoranza o malafede, per poter respingere ogni nostra proposta».
Cavallone ha ripercorso tutte le fasi della conferenza dei servizi per dimostrare che non c’è mai stata la volontà di riaprire la casa circondariale «perché inizialmente avevano detto che il problema era di natura economica, ma quando abbiamo detto che avevamo i soldi, grazie al sostegno della Banca Monte Pruno che ci ha assicurato un finanziamento a tasso zero e l’accollo della metà delle spese di gestione, per far fronte alle spese hanno detto che il problema era legato alla capienza del carcere: prima hanno detto che andavano bene 51 posti, poi 100 e infine 400. Andando avanti di questo passo credo che vorranno un carcere con la capienza di quarantamila posti, tanti quanti ne ha lo Juventus Stadium. Questo fa capire che ci hanno preso per i fondelli. Ma non molleremo anzi adesso è finita la battaglia ed inizia la guerra».
Il senatore Castiello ha annunciato invece che nei prossimi giorni presenterà una interpellanza al ministro della giustizia «perché si faccia luce – ha dichiarato – sul comportamento becero dei funzionari del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e inoltre ci muoveremo affinché il Consiglio di Stato capisca che il contraddittorio che loro avevano imposto con una sentenza è stato soltanto una presa in giro».
Erminio Cioffi
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