A rischio prescrizione il processo a Pierro

Doveva iniziare ieri il processo d’appello per l’Angellara home, l’albergo a quattro stelle in cui era stata trasformata la colonia estiva gestita dalla Curia. Invece, per la seconda volta, l’udienza...

Doveva iniziare ieri il processo d’appello per l’Angellara home, l’albergo a quattro stelle in cui era stata trasformata la colonia estiva gestita dalla Curia. Invece, per la seconda volta, l’udienza è slittata a causa della mancata notifica a uno degli imputati, e ora le imputazioni a carico dell’ex arcivescovo Gerardo Pierro e degli altri accusati rischiano la prescrizione.

La sentenza di primo grado è stata emessa nel luglio del 2012, con tre condanne e sette assoluzioni. Il pubblico ministero Roberto Penna ha però presentato appello, chiedendo il riconoscimento dei reati di falso e abuso d’ufficio per funzionari comunali e progettisti e una condanna più pesante per l’arcivescovo emerito, il suo ex cerimoniere don Comincio Lanzara e il presidente della onlus “Villaggio San Giuseppe” Giovanni Sullutrone, che fu anche direttore dei lavori. Monsignor Pierro fu condannato a dieci mesi per truffa alla Regione, l’ente che aveva finanziato i lavori di ristrutturazione. E per la stessa accusa fu comminato un anno di pena a don Comincio e a Giovanni Sullutrone. Tutti assolti con formula piena gli altri imputati: l’ex economo della Curia Vincenzo Rizzo, il progettista dei lavori di ristrutturazione Nicola Sullutrone, i funzionari comunali Matteo Basile, Nicola Gentile e Charles Capraro, i progettisti Giuliana e Roberto Rago, l’architetto Pompeo Paolo Mazzucca.

La Procura proverà a far cambiare la sentenza in appello, ma con una corsa contro il tempo. L’inizio del processo è stato rinviato a marzo, e secondo i calcoli le lancette della prescrizione dovrebbero fermarsi nell’ottobre del 2014. (c.d.m.)

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