A quelli già completati manca un collaudo

Deve essere eseguito dal Provveditorato alle opere pubbliche al sistema di sorveglianza

Per rendere pienamente funzionanti i tre edifici già completati della cittadella giudiziaria e rendere, quindi, possibile il trasferimento degli uffici, manca ancora un altro piccolo passaggio. Nello specifico, si deve ancora effettuare il collaudo al sistema di sorveglianza attiva. L’attivazione del sistema, che comprendeva tutta una serie di interventi (come ad esempio l’implementazione della videosorveglianza), è stata già fatta ad opera dell’impresa che ha vinto l’apposito bando di gara predisposto dal Provveditorato alle opere pubbliche. Il collaudo finale spetta proprio ai tecnici dell’ente, responsabile di questa parte del procedimento; tuttavia, ancora non si è provveduto ad effettuarlo.

Nei giorni scorsi, in vista dell’inaugurazione del cantiere, c’è stata una riunione tra tecnici dell’Ente e del Comune di Salerno e, in quell’occasione, quest’ultimi hanno anche invitato i colleghi ad accelerare i tempi così da permettere che i tre edifici possano adempiere al loro ruolo. Nello specifico, nello stralcio già completato della cittadella giudiziaria, troveranno posto i servizi generali (edificio A), il tribunale civile (edificio B) e il tribunale penale (edificio C). Inoltre, al livello -1 troveranno spazio gli archivi, il Cisia (coordinamento interdistrettuale sistemi informativi automatizzati) e le centrali di ventilazione. Al livello -2, invece, ci sono gli spazi per i parcheggi e le centrali tecnologiche.

Ma, naturalmente, ci sono da sistemare anche altri uffici giudiziari dato che ci sono tre palazzine da completare. Nello specifico, al termine dei lavori avviati ieri, saranno trasferiti in questi altri tre edifici la Corte d’appello, la Procura generale della Repubblica e i servizi generali e storici. Per poter permettere tutto questo si dovranno spendere poco più di tredici milioni di euro che serviranno a completare le finiture esterne e interne, gli impianti, nonché l’area a valle degli edifici da destinare a parcheggio; tutto questo in 550 giorni, almeno si spera. La cosa più importante è ora, però, chiudere la pratica relativa al primo stralcio. Purtroppo il Comune, non essendo più responsabile dell’appalto, può solo compulsare il Provveditorato con la speranza che la pressione esercitata possa portare a un’accelerazione.

Chiudere è importante anche per Palazzo di Città perché potrebbe liberare molti spazi di proprietà dell’ente da poter sfruttare in modo diverso. (re.cro.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA