A processo la 20enne che adescava minori Parla una mamma

Ha preso il via ieri mattina, davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, il processo per I.B.S., la ventenne arrestata lo scorso luglio con l’accusa di violenza sessuale nei...

Ha preso il via ieri mattina, davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, il processo per I.B.S., la ventenne arrestata lo scorso luglio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di sei bambini di età compresa tra i dieci e i tredici anni. In aula, davanti al presidente del collegio Eva Troiano, ha testimoniato la mamma di uno dei ragazzini, che con la sua denuncia ai carabinieri della stazione di Mercatello fece partire le indagini. Ha raccontato degli atteggiamenti strani notati nel figlio, che l’avevano insospettita al punto di decidere di controllare sul computer le sue conversazioni in chat. Così aveva scoperto quei dialoghi a chiara valenza sessuale intrattenuti con la giovane, all’epoca studentessa in un istituto professionale della città. Secondo quanto fu ricostruito dalla Procura – sia grazie ad intercettazioni telefoniche che dai racconti dei bambini – la ragazza utilizzava proprio lo strumento di internet per entrare in contatto con i minorenni. Chattava con loro e, in alcuni casi, i primi contatti visivi avvenivano tramite le webcam, con spogliarelli e sesso virtuale. In sei casi, però, si era andati oltre, con incontri dal vivo e rapporti sessuali che in qualche caso sarebbero stati consumati in gruppo. Ieri la mamma che fece scattare l’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Roberto P enna, ha ricostruito i comportamenti sospetti notati nel figlio e i suoi dialoghi in rete, fino a quando il ragazzino, messo alle strette, iniziò a raccontare cosa accadeva nel parco della zona orientale. Qui i carabinieri, dopo mesi di intercettazioni e appostamenti, notificarono alla giovane l’ordinanza del giudice che disponeva gli arresti domiciliari. Secondo le risultanze d’indagine la ragazza, dopo aver contattato i minori via internet, dava loro appuntamento sempre allo stesso posto, nei bagni del Parco del Mercatello , dove poi venivano consumati gli atti sessuali.

Il processo proseguirà a febbraio, quando le presunte vittime degli abusi saranno chiamate a testimoniare e a ricostruire i contatti avuti con I.S.B. Sarà dopo queste deposizioni che il legale della ventenne, l’avvocato Francesco Paolo Staffieri, valuterà le strategie processuali più idonee per la tutela della giovane.

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