A processo il magistrato che indagò sui rifiuti nel Diano

Il sostituto procuratore dell’inchiesta Chernobyl è accusato di aver chiesto sesso alla moglie di un imputato di Roccapiemonte

Il magistrato Donato Ceglie, sostituto alla procura generale di Napoli, è stato rinviato a giudizio con le accuse di concussione per costrizione, violenza sessuale e calunnia. Secondo l’accusa avrebbe chiesto rapporti sessuali alla moglie dell’imprenditore Gaetano Ferrentino di Roccapiemonte, su cui indagava dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per smaltimento illecito di rifiuti. Per quella vicenda, denominata inchiesta Chernobyl, Ferrentino è stato rinviato a giudizio pochi giorni fa dal gup del del Tribunale di Salerno insieme ad altre 37 persone, imprenditori ed agricoltori accusati di avere sversato in terreni della Piana del Sele e del Vallo di Diano i fanghi degli impianti d depurazione. Ora anche il magistrato che per primo indagò sull’illecito è stato rinviato a giudizio, dal gup del Tribunale di Roma Maria Agrimi. Il processo comincerà il 10 giugno davanti alla quarta sezione del Tribunale.

La donna fu denunciata da Ceglie per calunnia e diffamazione in seguito ad alcuni sms ed e-mail da lei inviati al magistrato, ma per tale accusa il pm romano Barbara Sargenti ha chiesto l'archiviazione.