A Nocera scattano i divieti in piazza: stop a biciclette e palloni

Negato pure l’utilizzo degli skateboard. Commercianti e i residenti del centro si dividono sul provvedimento

NOCERA INFERIORE. Un cartello contro skateboard, pallonate e biciclette divide in due la città ed innesca l’ennesima polemica sull’ordine e il senso civico del paese. Dopo i dissidi sulla movida in Piazza del Corso, l’attenzione si sposta in via Matteotti e in piazza Diaz. Qui, infatti, da due giorni, dopo un’ordinanza contestualizzata con segnaletica stradale, i bambini o qualsiasi possessore di biciclette, i nugoli di ragazzi che avevano scambiato la piazza municipale per un campo di calcio ed esperti di skateboard dovranno attenersi alle nuove regole dettate da Palazzo di Città.

Regole, che però hanno diviso gli stessi commercianti della zona di via Matteotti, che hanno interpretato in modo diverso le ultime decisioni del sindaco Torquato. Tra i primi a fare una riflessione, Mauro Spinelli, della libreria Mondadori: «Comprendiamo i problemi che possono creare i ragazzini con le bici. Ma Nocera non ha una pista ciclabile e non ci sono più spazi in cui i ragazzi possano divertirsi all’aperto - spiega Spinelli, riferendosi alla chiusura del parco giochi di via Dodecapoli Etrusca, luogo in cui molti giovani nei mesi scorsi avevano organizzato manifestazioni di diversa natura -il fatto è che in questa città i controllori non ci sono. Altrimenti non si arriverebbe ad ordinanze del genere. Allora – ironizza Spinelli – perché, a questo punto, non mettere anche un divieto per i padroni dei cani, a quella gente che permette di sporcare le nostre strade ovunque?».

A fargli eco, Gisa Solla, del locale Chocolart: «Sono la prima ad aver avuto danni al negozio per le pallonate dei bambini – spiega la donna – ma questa dell’amministrazione è sembrata un’azione estrema. Si poteva adottare una via di mezzo. Qui molta gente ci è rimasta male: genitori, ragazzi».

Ancora più duro il gestore del Melange Caffè, Giovanni Apicella: «Dopo aver impedito il transito di moto e auto, adesso anche le biciclette. Le nostre attività già hanno problemi ad arrivare alla fine del mese. Poi se si vieta ai ragazzi di venire in bicicletta, loro non si fermano in piazza e nei locali».

L’intenzione dei commercianti, in seguito alle ultime decisione della Casa comunale, sarebbe quella di fare un incontro e capire quale strategia di dialogo adottare nei confronti dell’amministrazione.

«Qui ci sono cacche di cane ovunque - continua Apicella - e si pensa a vietare ai bambini di giocare e di andare in bicicletta». Di parere differente, Stefano De Prisco, di Technosport: «In altre città d’Italia ordinanze del genere rappresentano un segno di civiltà. Certo è stata una decisione dura del sindaco ma le pallonate possono dare fastidio ai passanti e ai negozi. Oppure portare il proprio bambino di un anno in piazza, in mezzo al via vai di biciclette». Anche sul web è impazzata la polemica. A prendere le difese di Torquato, l’esponente democrat Vincenzo Stile: «Per quanto riguarda la sicurezza, ritengo fondati i motivi che hanno portato al divieto di queste attività. La piazza frequentata da tanta gente, tra cui anziani e bambini piccolissimi, non può essere ostaggio di pallonate, biciclette e skateboard che corrono o adulti che sfrecciano a bordo di biciclette elettriche». Poi Stile torna sulla mancanza di spazi: «Altro discorso è quello sull'offerta di svago: la villa comunale è chiusa, come alcuni parchi, non vi sono campi di basket, pallavolo, di calcetto pubblici, piste ciclabili, cose che una città moderna deve offrire».

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