A Mercatello lungomare abbandonato

Muraglione franato, transenne, pavimentazione divelta e spiagge sporche: commercianti esasperati

Duecentocinquanta metri di abbandono e sporcizia. Di pavimentazione divelta, erbacce incolte, ringhiere incrostate, spiagge sporche, cumuli di detriti. Cresce il disagio ed il malcontento tra gli abitanti e soprattutto tra gli operatori economici di via Leucosia a Mercatello. «Sono circa quattro anni – spiega Enrico Trotta, responsabile del comitato di zona – che l’amministrazione comunale non è in grado di riqualificare il lungomare di via Leucosia, franato e ormai degradato, sporco e pieno di topi e scarafaggi. Da anni ci prendono in giro e non cantierizzano i lavori di messa in sicurezza, con grave danno anche per le attività economiche che qui operano come bar, pizzerie, ristoranti, edicole, negozi di detersivi, oltre al pericolo per la pubblica incolumità».

Trotta ha dunque deciso di denunciare il degrado che caratterizza l’area che va dal lido di Mercatello fino all’incrocio con la sede di “Soccorso Amico”, al prefetto, all’Asl, alla società “Salerno Pulita” oltre che allo stesso Comune. «I residenti e i commercianti sono disposti a scendere in piazza perché è da tempo che non si riesce a risolvere questo problema».

Da quattro anni, infatti, quella parte del lungomare è transennata dopo il cedimento di una porzione di muraglione che crollò durante l’ultimazione dei lavori di restyling. Nulla è stato più fatto, e nei mesi, i temporali hanno acuito gli smottamenti che hanno comportato anche il danneggiamento della pavimentazione. «In pratica, gli anziani e le mamme con i loro bambini, per questioni di sicurezza che sono sotto gli occhi di tutti, continuano a non poter usufruire di circa l’ottanta per cento del lungomare – continua Trotta – Tutte le denunce che abbiamo fatto negli anni sono state ignorate, ma ora siamo stufi e ci auguriamo che la nuova amministrazione si decida a intervenire, anche perché si tratta di lavori di messa in sicurezza che ormai non possono essere più procrastinati».

Nel mirino finisce pure la spiaggia, diventata ricettacolo di immondizia: non solo “accoglie” cartoni di pizza e bottiglie vuote, abbandonati lì da gruppi di ragazzi che nel periodo estivo vi trascorrono le serate, ma residui di cantiere, laterizi, buste dell’immondizia, che penalizzano non poco i titolari degli stabilimenti balneari limitrofi.

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