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A lezione di anticorruzione e appalti

“Cemento che sembra colla”, sono queste le parole agghiaccianti emerse da “Amalgama”, l’ultima grande inchiesta giudiziaria su appalti e grandi opere, tra cui la Salerno-Reggio Calabria. Non più...

“Cemento che sembra colla”, sono queste le parole agghiaccianti emerse da “Amalgama”, l’ultima grande inchiesta giudiziaria su appalti e grandi opere, tra cui la Salerno-Reggio Calabria. Non più mafiosi e criminali di professione, bensì direttori dei lavori, imprenditori, dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici: sono questi i nuovi protagonisti di truffe miliardarie. Ed è proprio a tali categorie che è destinata la nuova scuola di perfezionamento in “Anticorruzione e appalti della pubblica amministrazione” istituita presso l’Università di Salerno. La scuola, affidata alla direzione del professore ordinario di diritto amministrativo, Gianluca Maria Esposito, opererà avvalendosi di un comitato scientifico, formato da prestigiosi studiosi accademici e professionisti di comprovata esperienza nei settori interessati. Tra i tanti nomi anche quelli di Rosanna De Nictolis, presidente di sezione del Consiglio di Stato, del procuratore generale della Corte d’Appello di Salerno, Leonida Primicerio, nonché Amedeo Urbano, attuale presidente della sezione salernitana del Tar Campania. La scuola ha un numero massimo di 100 posti, per i quali si è concorso tramite un bando chiuso lo scorso 21 febbraio, ed ha un costo totale annuo di 800 euro. L’iscrizione era aperta anche agli studenti e a qualunque cittadino con laurea magistrale, con una riserva del 50 per cento dei posti disponibili a dipendenti delle amministrazioni pubbliche. Obiettivo del corso è dotare dirigenti, funzionari e professionisti di conoscenze specialistiche in materia di appalti e contratti della pubblica amministrazione, alla luce del nuovo codice degli appalti. La scuola sarà presentata domani alle 11, presso la sala stampa “Biagio Agnes” del campus.

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