A Laura l’incrocio killer «Tutta colpa degli abusi»

La dura denuncia di Giovanni Pisano, presidente del Movimento “Volo alto” «Visibilità scarsa a causa delle recinzioni che hanno anche ridotto via Posidonia»

CAPACCIO. «Mettete in sicurezza l’incrocio situato tra la provinciale via Laura mare e la strada comunale via Poseidonia priva di visibilità per gli abusi commessi nel corso degli anni». È questo l’appello lanciato dal presidente del Movimento Vola alto, Giovanni Piano, e rivolto all’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Italo Voza.

«Quello tra la provinciale via Laura mare e via Poseidonia, è un incrocio pericoloso, non offre un minimo di visibilità agli automobilisti qualunque sia la direzione di marcia. Il problema – afferma Piano – è stato creato dalle recinzioni edificate senza rispettare le distanze previste dal codice della strada e dai regolamenti edilizi vecchi e nuovi. Si tratta di opere realizzate nel passato, in parte abusivamente e in parte autorizzate ma in modo molto superficiale. Queste recinzioni hanno limitato la visibilità e, la cosa più grave, hanno di fatto ristretto via Poseidonia con una carreggiata non sufficiente a garantire la circolazione in contemporanea di due autovetture, pertanto, non regolamentare secondo il codice della strada».

«Anni addietro, circa venti anni fa - sottolinea il presidente Piano - dopo i tanti incidenti, venne installato un semaforo pensile che, quando era in funzione, quelle poche volte, garantiva un minimo di sicurezza e contribuiva a limitare gli incidenti ma comunque non era sufficiente. Nel 2010 per mettere in sicurezza l'incrocio, venne installato un'altro semaforo, che ha sicuramente diminuito gli incidenti ma non ha eliminato i problemi strutturali».

Resta - secondo Piano - il problema relativo alla costruzione di recinzioni che limitano la visibilità. «Tanti sono stati i sopralluoghi tecnici e le misurazioni dei tecnici del Comune per quantizzare le opere da demolire – evidenzia Piano - ma mai è stata data esecutività alle demolizioni per allargare l’incrocio. Sono lavori di poche migliaia di euro e con la nuova normativa sugli espropri per realizzare opere pubbliche si fa tutto in breve tempo. Il paradosso è che ora il Comune oltre alle proprietà private deve espropriare anche una parte che, in passato, era comunale e poi ceduta ai privati che, dopo averla occupata abusivamente ed edificatoci sopra opere illegali, ha goduto della sdemanializzazione concessa da Regione e Comune con il risultato che ora ci ritroviamo un obbrobrio stradale legalmente autorizzato».

Piano chiede all’Amministrazione Voza interventi tempestivi: «Quello di via Laura è un incrocio da “codice” rosso. Stranamente, si installano semafori nuovi all’incrocio Ciro, all’interno dell’area archeologica di Paestum, e si mette anche uno specchio parabolico per chi proviene da una certa strada. Un incrocio in cui vi era già un semaforo e venne tolto nel momento in cui furono realizzati i lavori con i fondi statali, i parcheggi pubblici e la famosa strada con il marciapiedi in tek».

Infine Piano lancia una serie di interrogativi e conclude: «Perché quei soldi impiegati a Paestum non sono stati spesi per allargare il pericolo incrocio d via Laura mare? Forse perché la Laura non si trova collocata geograficamente nel posto giusto? Non fa parte del Paestumcentrismo? Le opere pubbliche in questo comune oramai si realizzano solo per Capaccio capoluogo e l’area di Paestum. Che dire, il sindaco Voza ed il suo vice stanno lavorando davvero bene per il nostro territorio...».

Angela Sabetta

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