A giudizio ex responsabile tecnico 

Sessa Cilento, è accusato di vari reati per una gara d’appalto. Assolto il contabile

SESSA CILENTO. Rinvio a giudizio per l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Sessa Cilento, Claudio Delli Paoli, accusato di appropriazione indebita, peculato ed abuso di ufficio. Non luogo a procedere, invece, perché il fatto non sussiste, nei confronti di Romeo Marrone, all’epoca dei fatti responsabile del servizio finanziario dello stesso comune cilentano.
Questa la decisione del giudice per l’udienza preliminare presso il tribunale di Vallo della Lucania, Sergio Marotta. Tutto accade tra gennaio del 2009 e luglio del 2011. Delli Paoli, nelle sue vesti di pubblico ufficiale, si sarebbe appropriato di oltre 35mila euro di somme assegnate al comune dalla Giunta regionale della Campania e da altri enti. Questi soldi servivano per la realizzazione e la sistemazione di opere pubbliche, tra cui opere di edilizia scolastica, ristrutturazione dell’acquedotto rurale tra la frazione di Santa Lucia e la località Ogliastro, sistemazione della strada rurale Valle-Malepiro-Coste, realizzazione dell’isola ecologica e completamento della palestra presso l’impianto sportivo di Sessa. Inoltre, sempre secondo l’accusa, il tecnico avrebbe procurato ingiusti vantaggi patrimoniali ad imprese e direttori dei lavori, oltre che a dipendenti comunali e professionisti, nella realizzazione di tali opere.
Nella richiesta di rinvio a giudizio formulata nel luglio del 2016 dall’ormai ex procuratore della Repubblica presso il tribunale vallese, Giancarlo Grippo, Delli Paoli avrebbe anche turbato il regolare svolgimento della gara d’appalto riguardante i lavori della palestra del campo sportivo. Marrone era accusato di concorso nei vari reati, per aver autorizzato le emissioni dei vari mandati di pagamento, in molti casi in assenza di regolari atti di contabilità. In attesa delle motivazioni della decisione del Gup Marotta, il difensore di Delli Paoli, l’avvocato Assunta Mutalipassi del Foro di Vallo della Lucania, commenta: «Abbiamo sollevato soltanto un’eccezione di nullità della notifica di rinvio a giudizio . Ora andremo a dibattimento nel merito». Dal canto suo il legale di Marrone, l’avvocato Franco Maldonato del Foro di Lagonegro, commenta soddisfatto: «Credo che il giudice abbia condiviso la tesi che il responsabile del servizio finanziario non deve entrare nello scrutinio dì legittimità della spesa».
Vito Sansone
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