A cinque anni di distanza liquidato l’autore del Puc

Transazione da 44mila euro fra il Comune di Capaccio e l’urbanista Forte Il Piano era stato approvato dalla giunta Marino e poi revocato nell’era Voza

CAPACCIO PAESTUM. Dopo quasi cinque anni si chiude con una transazione il contenzioso tra il professore Francesco Forte, redattore del Piano urbanistico, e il Comune. L’incarico all’urbanista era stato affidato nel 2008 dall’allora amministrazione Marino, per il completamento e l’adeguamento del redigente Puc e del Ruec con la stipula di una convenzione. A causa del mancato pagamento dei compensi, il Comune di Capaccio Paestum è stato citato in tribunale. Il contenzioso si è chiuso bonariamente lo scorso luglio con una proposta transattiva. Il Comune ha offerto 44.114,40 euro accettati dalla controparte, e in questi ha proceduto con la liquidazione della prima rata (metà della somma).

Il precedente Puc, approvato dalla passata amministrazione Marino con una delibera di giunta del 2011, un anno dopo, con l’insediamento dell’amministrazione del sindaco Italo Voza fu definitivamente “licenziato” con la revoca dell’incarico a Forte e dello stesso piano urbanistico con una delibera di consiglio comunale. Il Puc, che all’epoca era giunto alla fase della discussione in consiglio comunale delle osservazioni, circa 600, perse la sua efficacia. Uno dei punti non condivisi dalla nuova amministrazione Voza fu l’alta cementificazione prevista dal piano, che aveva ipotizzato la costruzione di circa 6000 nuove unità abitative.

Nel 2012 il professore Forte avviò il contenzioso con il Comune rivendicando il saldo dell’onorario concordato con la passata amministrazione, per una restante somma di 140.000 euro, su un totale di 300.000 euro. L’urbanista presentò ricorso al tribunale di Salerno contro il Comune di Capaccio Paestum, “per il riconoscimento della dichiarazione di sussistenza del diritto di credito delle competenze, con relativa condanna dell’ente”. Il Comune si oppose e si attivò anche per l’istituzione di una commissione di indagine, al fine di controllare la regolarità delle procedure adottate da Forte, tra le quali l’introduzione nel Puc di particelle di proprietà di parenti e affini degli ex amministratori.

E proprio per queste particelle agricole trasformate in edificabili il piano nell’aprile del 2011 è stato oggetto di un’inchiesta della Procura. L’iter del Puc inizia nel 2002 quando l’allora amministrazione Marino iniziò la procedura per la variante al Prg. L’incarico fu affidato a Forte, ordinario di urbanistica, che redisse una relazione di programma. Dal 2004 al 2007, alla direzione del Comune arriva il nuovo sindaco, Enzo Sica, ma il Puc non decolla. Nel febbraio 2008, Marino, eletto nuovamente sindaco, adegua l’incarico a Forte e l’iter riprende. La somma percepita da Forte supera i 300mila euro. La nuova relazione programmatica viene presentata dall’urbanista nel gennaio 2010, e poi approvata dal consiglio in febbraio. La proposta di Puc nel 2011 fu adottata e pubblicata sul Burc Campania. Tre amministrazioni, dunque, hanno lavorato alla stesura del piano fino al 2012 quando lo stesso è stato revocato dall’amministrazione Voza che ha elaborato un nuovo Puc.

©RIPRODUZIONE RISERVATA