LA MOBILITAZIONE

A Cava de' Tirreni raccolta di firme per don Giovanni 

A Sant'Arcangelo fedeli in rivolta contro il trasferimento del giovane parroco. Chiesto incontro al vescovo Soricelli: «Deve restare con noi» 

CAVA DE' TIRRENI. Mobilitazione dei fedeli della parrocchia di Sant’Arcangelo che non accettano il trasferimento del loro parroco don Giovanni Pisacane. «Vogliono mandare via il nostro punto di riferimento spirituale, ma non lo permetteremo», assicurano i parrocchiani, che chiedono ora all’arcivescovo Orazio Soricelli un incontro urgente. Voci, provenienti da altre parrocchie della Diocesi, danno imminente il trasferimento di don Giovanni a Dragonea di Vietri.
Alla luce delle esigenze della parrocchia e dell’assistenza spirituale che la comunità ha ricevuto dal parroco, si è creato un fronte comune, molto compatto, per evitare che si interrompa quel difficile lavoro avviato sette anni fa a Sant’Arcangelo. «L’impegno profuso in tutto questo lasso di tempo da don Giovanni - affermano Claudia Vitale, Rosa Lodato e Stefania Pagano, a nome dei residenti della frazione - è encomiabile. Lui è di sostegno per tantissime famiglie che senza di lui si sentirebbero smarrite. È un legame indissolubile quello che si è creato a Sant’Arcangelo col giovane parroco, armato di tanta pazienza e fede. Sentiamo che don Giovanni dentro sta morendo e ora ci spieghiamo ogni cosa: da tempo è triste e non ci dà alcuna spiegazione sul suo stato d’animo. Il nostro rammarico più grande è venire a sapere da altre parrocchie del suo trasferimento. Trasferimento che dovrebbe quasi di nascosto, senza alcun preavviso a noi fedeli da parte del vescovo Soricelli».
I fedeli fanno sapere che non hanno nulla contro il parroco incaricato di sostituire don Giovanni anche se ritengono che il nuovo pastore, avrebbe dovuto seguire un percorso formativo con don Giovanni a Sant’Arcangelo prima di assumere l’incarico.
«Il parroco da tempo ha perso il sorriso - affermano alcuni fedeli - e supponiamo che gli sia stato imposto di tacere, di non dire nulla a nessuno. Tutto questo non è giusto. Non molleremo e alzeremo la voce se è questo che desidera il nostro vescovo. Don Giovanni è il prete di tutti, sempre disponibile per tutti e con tutti. È una guida sicura e sempre prodiga di consigli per coppie in crisi esistenziali ed è vicino ai bambini in difficoltà anche fuori parrocchia. Qui c’è ancora tanto lavoro». A firmare la petizione contro il trasferimento del parrocco anche una nonnina centenaria. La raccolta firme è cominciata da tre giorni e già sono state messe insieme oltre mille firme. Ieri sera c’è stata anche una fiaccolata. (re. pro.)
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