IMMIGRAZIONE

60 rifugiati africanitrovano asilo a Campagna

Sono arrivati oggi dal Centro di permanenza temporanea di Lampedusa e ospitati in un albergo in attesa di capire la loro situazione. Altri 55 potrebbero essere smistati ad Atena Lucana

La città di Campagna accoglie sessanta rifugiati politici. Arrivano oggi pomeriggio dal centro di permanenza temporanea di Lampedusa gli africani che il governo italiano ha deciso di spostare in provincia di Salerno. Altri cinquanta potrebbero andare nei prossimi giorni ad Atena Lucana. Dopo lo sbarco in Italia sui barconi stracolmi provenienti per lo più da Algeria e Tunisia, ed un viaggio durato mesi nel deserto su camion e mezzi di fortuna, gli immigrati stipati nel Cpt siciliano - che è arrivato al limite della sua capienza e quindi non può avere nessun’altro ingresso - atterrano all’aeroporto di Pontecagnano su mezzi militari, ed accolti dalla Croce Rossa saranno condotti a Campagna con degli autobus. Una situazione che resta però molto particolare e deve essere chiarita.
Infatti gli uomini e le donne con bambini, che hanno chiesto asilo politico e che sono per lo più di origine somala ed eritrea, alloggiano in località Madonna D’Avigliano in un albergo.
L’hotel, situato a quasi mille metri di altitudine, è stato in questo ultimo interessato da lavori di ammodernamento.
Per verificare le condizioni igienico-sanitarie l’altro giorno il sindaco Biagio Luongo ha chiesto alla Prefettura di Salerno retta da Claudio Meoli di effettuare dei sopralluoghi per valutarne le condizioni. Gli extracomunitari da lì aspetteranno la decisione dell’ufficio immigrazione che disporrà se dare lo status di rifugiato.
In caso contrario saranno rispediti con un "foglio di via" nei loro paesi d’origine, altrimenti saranno a tutti gli effetti accolti sul nostro territorio. La scelta degli uffici dipende soprattutto dalla situazione politica che esiste nelle zone dove vivono queste persone dove tutt’oggi ci sono guerre in corso, e soprattutto se nel caso di rimpatrio gli extracomunitari possono rischiare la vita. 
La permanenza, quindi, nel centro di Campagna potrebbe durare anche diversi mesi. Nel frattempo la città si prepara all’arrivo dei sessanta africani. Tra la gente c’è curiosità e per il momento nessuno ha "alzato la voce" contro le persone di colore.
Campagna, infatti, ha una lunga storia d’accoglienza. Durante la seconda guerra mondiale in due punti della città furono internate diverse centinaia di ebrei che, deportati dal regime, furono salvati dalle stragi naziste e fasciste dalla "complicità" tra Giovanni Palatucci, questore di Fiume (poi condannato a morte per la sua scelta di coraggio) e Giuseppe Maria Palatucci, suo zio e vescovo di Campagna.
Oggi la popolazione si prepara ad una nuova sfida: «Sono fratelli - afferma il sindaco di Campagna, Biagio Luongo, avvertito dell’arrivo solo qualche giorno fa - e la mia città saprà dimostrare ancora una volta grande senso di civiltà e rispetto verso chi chiede il nostro aiuto. Nei prossimi giorni - conclude - andrò a trovarli».
Va comunque ricordata a posizione molto particolare di queste persone che godono di un trattamento differenziato perché hanno chiesto asilo politico. Toccherà adesso ovviamente alle autorità capire se ogni singola posizione sia compatibile con quella del rifugiato politico perché perseguitato.
Vincenzo Pane